USA, passi in avanti per la lotta contro il Covid: si attende l’ok per la pillola

USA, ci sono grandi passi in avanti da parte della nota azienda farmaceutica ‘Merck’ per la lotta contro il Covid: si attende l’ok per la pillola che può mettere ridurre una buona percentuale il rischio di ricoveri e decessi

Molnupiravic: la pillola contro il Covid (screenshot video YouTube)

Una delle più grandi aziende farmaceutiche al mondo, la Merck, chiederà agli Stati Uniti D’America la prima pillola contro il Covid. Il prima possibile fanno sapere alcune fonti locali. La stessa azienda ha comunicato che questo medicinale è capace di ridurre di almeno il 50% dei ricoveri e dei decessi. Specialmente nelle persone ritenute ad alto rischio.

Si tratta dell’antivirale Molnupiravir. In cosa consiste e quando bisogna prenderlo? Va preso almeno quattro volte al giorno per cinque giorni. Se dovessero dare l’ok si tratterebbe del primo farmaco che potrebbe essere un’ottima cura per fermare questa emergenza Coronavirus e che può dare una fine a questa pandemia che ha stravolto le nostre vite.

La stessa azienda ha voluto comunicare che, durante i test a cui si sono sottoposti i pazienti considerati fragili, hanno avuto delle ottime risposte rispetto a coloro che hanno ricevuto un placebo. Si tratta di 775 persone (tra obesi, con malattie cardiache e diabete).

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USA, si attende l’ok per la pillola contro il Covid

I primi risultati parlano chiaro: il 7,3% di coloro che ha assunto questa pillola è stato ricoverato o è morto nei 30 giorni. Numeri inferiori rispetto a chi ha assunto il placebo (più del 14%). Nella prima parte non si sono verificati decessi nello stesso periodo, nell’altro invece ce ne sono stati otto. Numeri che hanno convinto anche il Governo americano che si sta apprestando nell’acquistare questi medicinali per la propria popolazione.

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Si attende solamente l’ok da parte della ‘Food and Drug Administration‘: se dovesse esserci il ‘via libera’ allora si partirà con l’acquisto di almeno 1,7 milioni di dosi di questo prodotto. L’azienda ha voluto concludere dicendo che è disposta a mettere sul mercato almeno 10 milioni di dosi entro la fine di quest’anno e può aiutare non solo il governo americano ma anche quello degli altri paesi.

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