Cristiano Ronaldo a 360°, grandi frecciate allo United e agli ex compagni: “Se ne approfittano”

Pesanti dichiarazioni di Cristiano Ronaldo nel corso dell’ormai nota intervista con il giornalista Piers Morgan.

In questi giorni hanno fatto molto discutere i piccoli rumors riguardo l’intervista concessa da Cristiano Ronaldo al giornalista Piers Morgan e questa sera sono andati in onda altri retroscena. Il campione portoghese si è sfogato a 360° raccontando tutte le sue difficoltà e spiegando i problemi che sono presenti all’interno del Manchester United.

Cristiano Ronaldo
Cristiano Ronaldo (Ansa)

Inoltre, secondo alcune indiscrezioni, i Red Devils sarebbero intenzionati a multare per oltre un milione di sterline il calciatore, ma le parole del calciatore sono destinate a fare rumore. Il calciatore ha subito lanciato la bomba: “Sono stato vicinissimo al Manchester City, poi ho parlato con Ferguson e sono cambiate le cose. Rangnick? Sono sempre stato dalla parte dei migliori allenatori del mondo, da Zidane fino ad Ancelotti ed Allegri, quindi ho una sorta di esperienza. Non avevo mai sentito parlare di Rangnick”. 

Poi altre stoccate al club inglese ed ad alcune sue ex bandiere: “Real Madrid e Juventus hanno sempre pensato a progredire, anche in situazioni extracalcistiche come l’alimentazione e in termini di allenamento, lo United è dietro a club come questi. Rooney e Neville approfittano invece della mia fama”.

Cristiano Ronaldo
Cristiano Ronaldo (Ansa)

Manchester United, Ronaldo è scatenato

Il tecnico ha punzecchiato anche i compagni di squadra dello United rivelando: “Se mi ascoltano? A loro non importa, forse qualcuno si, ma la maggior parte no. Non mi sorprende, penso che la maggior parte di loro non avrà una grande longevità in questo sport. Loro non sono miei amici, sono colleghi di lavoro e non verrebbero mai a cena con me. Sono la persona più seguita al mondo? Significa molto per me, a volte mi chiedo il motivo, credo che essere bello aiuta”.

Il campione lusitano continua: “Il 90 % delle volte la stampa mente, attaccano sempre me e la mia famiglia e non dicono la verità. Rooney è stato a casa mia sei mesi fa ed abbiamo giocato con i suoi figli, ora ”.

Impostazioni privacy