Vaccini, Kimmich è un caso: Bayern e Governo in pressing, lui è chiaro

Dura dichiarazione di Kimmich, che rende nota la sua scelta al Bayern: il tema dei vaccini resta caldo fra sportivi e calciatori.

Kimmich vaccini
Kimmich, le pressioni sul tema vaccini e la sua verità (Youtube)

“Io non ci sto”. Joshua Kimmich non ha preso bene le indicazioni del mondo del calcio sui vaccini e sul contrasto al Covid. E in maniera netta ha svelato al club e agli sportivi quale è la sua decisione in merito. Non aderirà alla campagna vaccinale e non ha mai pensato di sottoporsi alle somministrazioni.

Lo ha fatto spiegando quale è il suo pensiero sul vaccino e sui rischi che secondo lui potrebbero correre le persone, sollevando anche qualche polemica in patria.

Kimmich  contro il governo: “Non mi vaccino, il motivo è semplice”. E intanto si batte per i paesi più poveri

Il calciatore tedesco ha deciso di non vaccinarsi. “Sono consapevole della mia responsabilità, seguo tutte le misure anti contagio e faccio un tampone ogni due o tre giorni”. Kimmich rifiuta però l’etichetta di no vax: Ci sono ottime possibilità che decida di vaccinarmi in futuro, ma adesso non lo farò. Manca la sperimentazione e c’è totale assenza di studi sugli effetti a lungo termine”.

Leggi anche: Cuadrado, che combini: sfotte McKennie ma rivela i piani di Allegri -FOTO

Il club però incalza. Rummenigge ha dichiarato che in da personaggio pubblico quale è il calciatore sarebbe meglio che scegliesse di vaccinarsi, e anche il governo spinge perché lo faccia. Resta anche un clamoroso controsenso, o un messaggio per far capire che nonostante la scelta Kimmch è sensibile al tema. Il calciatore ha infatti raccolto fondi (mezzo milione di euro), da donare a Covax per una equa distribuzione dei vaccini. Ma lui ha scelto di dire no, chiudendo la vicenda con una secca dichiarazione. “Credo che ognuno debba scegliere per conto suo”. 

Impostazioni privacy