Incontro Draghi-Salvini a Palazzo Chigi, com’è andata

Il premier Draghi ha incontrato Matteo Salvini a Palazzo Chigi dopo lo scontro sul fisco. Ecco come è andato il vertice.

Matteo Salvini
Matteo Salvini (screenshot video YouTube)

Un incontro tra Draghi e Salvini a Palazzo Chigi dopo lo scontro sul fisco. Il premier, come annunciato nelle ultime conferenze stampa, ha chiamato il leader della Lega per invitarlo alla Presidenza del Consiglio e cercare di ricucire lo strappo della giornata di martedì 5 ottobre.

Un vertice che è servito a far rientrare le tensioni e alla Lega di votare il decreto capienze in Cdm. In un primo momento, infatti, Giorgetti, aveva messo in dubbio il sì del partito di via Bellerio al provvedimento. L’incontro è stato sicuramente importante per chiarire tutti i dubbi e consentire alla Lega di dare il proprio via libera alle misure decise dal presidente del Consiglio.

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Come è andato l’incontro tra Salvini e Draghi

Mario Draghi
Mario Draghi (screenshot video YouTube)

L’incontro a Palazzo Chigi è avvenuto intorno alle 16:30 di giovedì 7 ottobre. Un’ora di colloquio tra il premier Draghi e il leader della Lega. Nessuna dichiarazione ai giornalisti da parte di Salvini subito dopo l’incontro. L’ex ministro ha lasciato la Presidenza del Consiglio da una uscita posteriore e lasciato un commento sui social.

Il numero uno di via Bellerio ha confermato un incontro cordiale con proposte e soluzioni condivise. Salvini, inoltre, ha annunciato la possibilità di un vertice a settimana per fare il punto e confrontarsi sul futuro dell’Italia. Anche Palazzo Chigi ha ribadito il buon esito del vertice precisando che si è parlato sia della riforma fiscale che delle riaperture.

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Un colloquio che ha fatto ritornare il sereno nella maggioranza. Resta da capire se questa tranquillità durerà per diverse settimane oppure già nei prossimi giorni ci potrebbe essere un ulteriore strappo. I temi sul tavolo di Palazzo Chigi sono diversi e per questo motivo il premier Draghi ha intenzione di convocare due Consigli dei ministri a settimana per completare tutte le riforme da approvare entro dicembre.

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