No-Vax, decisione ufficiale di YouTube: cambiano le regole

Su YouTube ci sono moltissimi video dei “No-Vax” che con le loro teorie tentano di convincere gli utenti a non sottoporsi al vaccino o ad altro: i vertici alti della piattaforma del web hanno preso una decisione ufficiale che pone fine a questi filmati

Logo YouTube (screenshot video YouTube)

Non ci sono solamente le manifestazioni da parte di chi è contro il vaccino ed il ‘Green Pass‘ in Italia: anche all’estero ci sono alcuni personaggi che, sui propri canali sul web, cercano di convincere i propri sostenitori a non sottoporsi al vaccino ed altro. Da poche ore è arrivata la decisione ufficiale da parte di YouTube che ha deciso di eliminare tutti i filmati dove c’è disinformazione sui vaccini. In parole povere mettere al bando gli account dei “No-Vax”. Specialmente negli Stati Uniti D’America dove sono stati “fatti fuori” due personaggi conosciuti nel Paese proprio per essere contro alla somministrazione del vaccino: stiamo parlando di Joseph Mercola e Robert F. Kennedy Jr. Quest’ultimo è proprio il nipote dell’ex presidente americano.

Ad annunciare ciò è stata la stessa piattaforma che userà il pugno duro nei confronti di chi vorrà espandere filmati contenenti informazioni false sul Covid. Hanno detto che il virus non riduce la trasmissione e la contrazione della malattia. Non solo: potrebbero causare cancro, forme di autismo e fertilità. Non ci sarà spazio neppure per i rimedi o cure pericolose.

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YouTube, Google conferma: “Rimossi più di 100mila video No-Vax

Ricordiamo che una delle piattaforme video più famose al mondo è di proprietà di Google. Proprio questi ultimi, con una nota, hanno confermato che da quando è iniziata la pandemia sono stati rimossi più di 130mila video contenenti informazioni false che riguardavano il vaccino anti-Covid.

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In Germania, Youtube ha bloccato il canale “RT” (uno dei più famosi canali d’informazioni più visti). Sempre per lo stesso motivo. Non contenti i russi avevano caricato i video su un secondo canale, ma anche lì sono stati bloccati. Dalla Russia non usano mezzi toni: “E’ una guerra mediatica nei nostri confronti da parte della Germania“.

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