Catania, un altro caso di femminicidio dopo quello che si è verificato due settimane fa con la morte di Vanessa Zappalà. Questa volta è un 47enne che ha ucciso la moglie nel giorno dell’udienza di separazione
Ci troviamo a Bronte, in provincia di Catania, dove si è verificato un altro caso di femminicidio. A distanza di due settimane dall’uccisione di Vanessa Zappalà, freddata con alcuni colpi di pistola dal suo ex fidanzato sul lungomare di Acitrezza, purtroppo siamo qui a raccontarvi l’ennesimo episodio ai danni di una donna. Ada Rotini, 46 anni, è stata accoltellata alla gola dal marito Filippo Asero, di un anno più grande di lei. Per la donna non c’è stato nulla da fare. Sono stati inutili i soccorsi.
Subito dopo l’uomo, dopo aver compiuto quel terribile gesto, ha deciso di farla finita conficcandosi lo stesso coltello nell’addome, senza riuscirci. E’ stato portato all’ospedale ‘Cannizzaro‘ di Catania dove si trova tutt’ora ricoverato. Paura tra gli abitanti del posto che hanno sentito prima le urla della donna e poi il cadavere della stessa rivolto a terra. Nella vicenda è stato ferito ad un braccio anche un anziano, visto che la donna faceva da badante.
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Femminicidio a Catania, le parole dei vicini di casa
Queste sono una delle testimonianze dei vicini di casa che hanno rilasciato le dichiarazioni a ‘Fan Page’: “Pensavo che fosse una bambina che stesse urlando, poi ho notato che le urla erano insistenti. Ho visto la scena mentre lui si stava accoltellando. La ragazza era a terra già morta. Abitavano qui da poco, li ho visti poche volte. Ci sono le telecamere di videosorveglianza dove si può vedere tutto”.
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L’uomo era già noto alle forze dell’ordine visto che il 10 dicembre del 2001 fu arrestato per l’omicidio di Sergio Gardani, dopo una battaglia tra clan locali per il controllo delle sostanze di stupefacenti. In quel caso fu assolto per non aver commesso il fatto.
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