Squid Game mania, a New York la decisione della scuole per Halloween

Squid Game mania, sta facendo molto discutere la decisione ufficiale da parte di alcune scuole di New York in vista del giorno di Halloween

Scena Squid Game
Squid Game (screenshot video YouTube)

Oramai nel mondo non si sta parlando d’altro dell’ultima serie tv che sta spopolando. Stiamo parlando di ‘Squid Game‘. Il genere coreano è diventato il film televisivo più visto degli ultimi tempi su Netflix: ben 111 milioni di persone hanno visto l’opera di Hwang Dong-hyuk, il regista. Ovviamente il mondo dei social si è diviso: in tanti lo hanno apprezzato, così come molti lo hanno definito troppo “crudo” e lo hanno pesantemente criticato.

In vista della festa di Halloween in molti stanno pensando di travestirsi come uno dei personaggi della serie tv: le guardie con il costume rosso e maschere nere (cerchio, triangolo e quadrato) che avevano il compito di uccidere i partecipanti (ma solamente chi non riusciva a superare il livello di un gioco). Anche nelle scuole elementari si stanno preparando per la festa horror. Tanti i bambini che hanno pensato di travestirsi come loro, ma non in alcune scuole di New York dove lo hanno severamente vietato.

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Squid Game mania, niente costumi rossi per Halloween

Ci troviamo nel Fayetteville-Manlius, dove i presidi di tre istituti hanno mandato una mail ai genitori dei ragazzi vietando loro di vestirsi in quel modo. Motivo? Trasmetterebbero un “messaggio violento“. Anche perché, vista la loro età, non avrebbero potuto neanche guardarla questa serie visto che Netflix ha imposto che è solamente per chi ha più di 14 anni.

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A tutto c’è una spiegazione. Proprio nelle scuole americane (ed anche in alcune italiane) alcuni ragazzi hanno cercato di emulare quello che vedevano in televisione. In che modo? Picchiandosi se non si riuscivano a superare determinate prove di giochi. Nel nostro paese si sono verificati più casi del genere. Nel frattempo anche la Polizia di Stato ha inviato un messaggio a tutti i giovani definendolo come “fenomeno pericoloso“.

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