Pazienti morti in corsia a Lugo, la decisione del Tribunale di Bologna

Pazienti morti in corsia a Lugo, arriva la sentenza nei confronti dell’ex infermiera Daniela Poggiali. Ecco cosa è stato deciso.

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La sentenza su Daniela Poggiali (screenshot video YouTube)

Il caso riguardante i pazienti morti in corsia a Lugo potrebbe essere arrivata ad una svolta. La Corte d’Appello di Bologna nel terzo processo nei confronti dell’ex infermiera ha deciso di assolvere Daniela Poggiali perché il caso non sussiste.

Come precisato dal Corriere della Sera, i giudici hanno ordinato anche la scarcerazione per la donna. Nell’aula era presente la stessa ex infermiera che, subito dopo la sentenza, si è detta molto felice per quanto deciso: “Non poteva andare in un modo diverso“. Si chiude, quindi, una vicenda che ha visto ben sei processi e un lungo percorso giudiziario che è durato oltre cinque anni.

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Assolta Daniela Poggiali, la ricostruzione della vicenda

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La decisione su Daniela Poggiali (screenshot video YouTube)

La vicenda dei pazienti morti in corsia risale al 2014 quando l’ospedale di Lugo comunicò il decesso di due anziani nel giro di pochi mesi. Il fascicolo aperto dalle autorità locali portò all’iscrizione sul registro degli indagati prima e all’arresto posto dell’ex infermiera Daniela Poggiali, accusata di aver ucciso i due pazienti.

Un lungo processo che ha visto ben sei udienze. Per quanto riguarda la morte di una 78enne, la donna era stata condannata per ben due occasioni all’ergastolo (sempre annullato dalla Cassazione). Per la seconda morte, invece, la sentenza in primo grado era di 30 anni.

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Il 25 ottobre 2021, però, la svolta. La Corte d’Appello di Bologna, infatti, ha deciso per una doppia assoluzione nei confronti della donna nonostante la richiesta di confermare l’ergastolo da parte dell’accusa. Sembra chiudersi (visto che la Cassazione in entrambi i casi aveva annullato le condanne decise in secondo grado) una vicenda durata oltre sette anni.

L’ex infermiera nelle prossime ore tornerà libera e potrà riabbracciare i suoi parenti e gli amici. “Sono molto contenta, non poteva esserci altra decisione“, le sue parole subito dopo la sentenza.

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