Incendio Milano, scoppia la rabbia: il motivo delle proteste

Incendio Milano, scoppia la rabbia da parte dei residenti in cui pochi giorni fa si è verificato uno spaventoso rogo. Nel frattempo non mancano le polemiche da parte delle persone che si sono scagliate contro le istituzioni, rei di averli abbandonati

incendio grattacielo milano
Il pauroso incendio del grattacielo a Milano (Youtube)

I vigili del fuoco hanno diffuso le prime immagini dopo l’incendio che si è verificato pochi giorni fa a Milano, precisamente a via Antonini. Purtroppo le fiamme hanno distrutto tutto: non è rimasto più nulla. Dopo il grande spavento arrivano le prime reazioni da parte dei condomini che si scagliano contro le istituzioni: “Ci hanno abbandonato. Siamo come dei terremotati, non ci è rimasto più niente. Ci troviamo in mezzo ad una strada insieme ai nostri figli. Per il momento non abbiamo ricevuto alcun tipo di risposta, ma ci stiamo ponendo tantissime domande. Abbiamo bisogno di un disperato aiuto che non arriva“.

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Nel frattempo la Procura ha deciso di aprire una inchiesta per disastro colposo. Non solo: anche per i pm ci sono stati dei problemi per quanto riguarda il funzionamento del sistema antincendio (proprio come si sono lamentati i condomini). Arrivano anche le dichiarazioni da parte di uno che ci abitava, fino a pochi giorni fa, alla Torre di Moro. Si tratta di Stefano Plebani: “Non ho sentito un allarme. Mi sono accorto dell’incendio dall’odore. Se avessi avuto il condizionatore acceso sarei ancora lì. Sembrava un posto sicuro, ma a quanto pare no“.

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