L’importanza di chiamarsi Ringhio: Gattuso, ma come fai?

Gennaro Gattuso ha lasciato la Fiorentina ma può piazzarsi già altrove: i segreti del “Ringhio” nazionale

Gennaro Gattuso allenatore
Gennaro Gattuso (video Screenshot)

“Il rapporto con De Laurentiis è sempre stato buono, ma sono un po’ deluso da quello che è successo negli ultimi 20 giorni. Se sono arrabbiato per i contatti del Napoli con altri allenatori? Io sono una persona corretta, non mi sono seduto al tavolino con nessuno, anche se non ho firmato il rinnovo”. Le ultime parole famose. E non solo perché poco dopo il Napoli è andato in silenzio stampa, probabilmente proprio per queste dichiarazioni.

Era il 31 gennaio, eravamo nel peggior momento stagionale degli azzurri e queste parole di Gennaro Gattuso contro De Laurentiis fecero parecchio rumore. Lui è uno genuino, si disse, è uno corretto. Il Napoli si guarda intorno a caccia di un possibile sostituto e lui invece resta lì, fermo al suo posto, perché certe cose non le farebbe mai.

L’addio al Napoli e la firma (immediata) con la Fiorentina

Poi a maggio De Laurentiis, con cui non ha mai legato, gli dà il benservito qualche manciata di minuti dopo l’ultima, disastrosa partita di campionato. Povero Gattuso, si pensa: ora sarà a spasso, dovrà aprire Bric-a-Brac per trovare un altro lavoro. E invece no. Invece dopo pochi giorni arriva l’ufficialità del suo passaggio alla Fiorentina di Commisso, proprio la squadra di cui si parlava fin da gennaio. Non perché avessero già avuto contatti eh… lui queste cose non le fa! Insomma, sembra l’inizio di una gran bella storia, l’amore che può riportare la Viola in Europa. Si inizia a pianificare il futuro e iniziano a venir fuori i primi nomi di mercato. Poi, all’improvviso, il patatrac.

Gattuso al Tottenham? Prima l’addio “improvviso” alla Fiorentina

Gennaro Gattuso allenatore
Una stretta di mano di Gattuso (video screenshot)

Che succede? Succede che il rapporto fra Gattuso e la Fiorentina si inchioda fin da subito. Una storia di promesse non mantenute, da una parte, perché Commisso aveva garantito investimenti per cifre importanti e poi le prime offerte per i calciatori non erano neppure lontanamente all’altezza. Dall’altra parte però c’è una storia forse un po’ più bruttina. Già, perché a quanto pare Gattuso aveva chiesto tutti rinforzi di Jorge Mendes, che casualmente è anche il suo agente, e che Jorge Mendes abbia chiesto delle commissioni enormi per ogni affare.

Inevitabile la rottura: addio consensuale prima ancora di indossare la tuta della Viola. Stavolta, pensiamo, sarà difficile ripartire. Bric-a-Brac sicuro, mesi di oblio, poi forse qualche treno su cui saltare in corsa se si complica tutto. E invece, all’improvviso, arriva la svolta.

Il Tottenham, Jorge Mendes e Paratici: Gattuso casca di nuovo in piedi!

Jorge Mendes procuratore

Jorge Mendes (video screenshot)La svolta si chiama nientemeno che Tottenham: società ricchissima, con ambizioni da dominatrice del calcio europeo, che con Jorge Mendes ha rapporti decisamente amichevoli. Salta l’accordo con Paulo Fonseca e subito, chiusa la porta Fiorentina, si spalanca un portone per Gattuso. Dal fallimento-Napoli (quinto posto e fuori da tutto) alla Fiorentina (tredicesima lo scorso anno) al Tottenham, finalista Champions nel 2019. Alla fine la trattativa sta anche per saltare, ma siamo sicuri che la prossima non tarderà ad arrivare. Comunque sia, tutto ciò che è accaduto in questa strana storia ci dice tantissimo sul personaggio Gattuso e su come funziona il mercato – allenatori compresi – oggi come oggi.

A questo punto o “Ringhio” è molto fortunato oppure lui, o chi per lui, si muove con largo anticipo e con enorme abilità, anche in barba ad accordi precedentemente stipulati. C’è qualcosa di male? No, assolutamente no: ognuno è libero di fare ciò che gli pare. Però, almeno, mettiamo in un cassetto la retorica buonista e diciamo le cose come stanno. Questo è il mercato, baby: il più pulito c’ha… l’agente!

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