Obbligo vaccino personale sanitario, la sentenza del Consiglio di Stato

Il Consiglio di Stato si è pronunciato sull’obbligo del vaccino per il personale sanitario. Ecco cosa è stato deciso.

Vaccino Covid
Vaccino Covid (screenshot video YouTube)

E’ arrivata la decisione del Consiglio di Stato sull’obbligo del vaccino per il personale sanitario. I giudici sono stati chiamati ad intervenire su una delle ultime decisioni prese dal Governo dopo che il Tar del Friuli Venezia-Giulia aveva dichiarato inammissibile il ricorso presentato da alcune persone contro la necessità della somministrazione per medici, infermieri e operatori sanitari.

Nelle motivazioni, riportate da RaiNews, è precisato che l’obbligo del vaccino “non si fonda solamente sulla relazione di cura e fiducia tra paziente e personale sanitario, ma anche sul dovere di solidarietà che grava su tutti i cittadini“. Una sentenza che, quindi, non cambia le carte in tavola. Il Governo sembra essere intenzionato a continuare per la sua strada e non fare passi indietro nonostante le proteste.

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L’ipotesi obbligo vaccinale per tutti è sul tavolo di Palazzo Chigi

Vaccino
Vaccino (screenshot video YouTube)

La questione di un obbligo esteso a tutti è ancora sul tavolo di Palazzo Chigi. Come confermato anche dal professor Brusaferro in una intervista a La Stampa, la scelta è politica ma non è da escludere vista anche la platea delle persone che hanno deciso di non sottoporsi al vaccino.

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Nessuna decisione è ancora stata presa. Nonostante il pressing dei sindacati e di una parte della maggioranza, il premier Draghi su questo tema continua a prendere tempo e soprattutto ad aspettare gli effetti del Green Pass obbligatorio. Se da una parte c’è stata una accelerazione di prime dosi, dall’altra negli ultimi giorni c’è stata una piccola frenata e per questo motivo sembra prendere sempre più piede l’ipotesi di rendere necessaria la somministrazione. Da parte del Cts il via libera c’è stato anche se informale, ora tocca al premier Draghi prendere una decisione e la partita potrebbe risolversi già nei primi giorni di novembre.

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