Percepiva il reddito di cittadinanza ma viveva ai Caraibi, dove è successo

Una donna percepiva il reddito di cittadinanza ma viveva ai Caraibi. Immediata la denuncia da parte dei carabinieri.

Carabinieri
Carabinieri (screenshot video YouTube)

Una donna percepiva il reddito di cittadinanza ma viveva ai Carabinieri. I carabinieri di Castel San Pietro Terme (Bologna) sono riusciti a scoprire questa truffa e denunciare la cittadina responsabile. Secondo quanto riferito da La Repubblica, la nostra concittadina era tra i beneficiari del bonus decido dal Governo Conte nonostante viveva stabilmente su un’isola ai Caraibi.

La donna sarebbe tornata in Italia solamente per richiedere il beneficio economico e subito dopo ha ripreso il suo aereo per ritornare nel paradiso. Una vicenda venuta alla luce durante dei controlli dei militari che hanno portato a denunciare 8 persone ed ora sono iniziate le procedure per recuperare una somma di circa 500mila euro. Episodi che confermano il bisogno di una modifica della misura e per questo motivo la discussione all’interno della maggioranza è iniziato.

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Il dibattito sul reddito di cittadinanza

Il dibattito sul reddito di cittadinanza in Italia è ancora molto acceso tra i partiti e presto il premier Draghi potrebbe convocare una cabina di regia per arrivare ad un accordo. In particolare, Pd, M5s e Leu difendono quanto deciso in passato e spingono per una modifica del provvedimento per evitare proprio quanto successo a Bologna.

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Di pensiero completamente diverso il Centrodestra (compreso Forza Italia) e il partito di Matteo Renzi. Entrambi chiedono l’eliminazione definitiva della norma e non si esclude una alleanza per presentare un provvedimento comune. Posizioni che preoccupano il presidente del Consiglio e nei prossimi giorni potrebbe essere convocata una cabina di regia per fare il punto della situazione e capire come arrivare ad un accordo. Distanze non semplici da colmare solamente dopo l’incontro si cercherà di individuare la strada giusta da intraprendere per modificare la norma. In attesa di decisioni definitive, le forze armate proseguono i controlli per riuscire a scovare i furbetti.

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