Zoe Cristofoli, la compagna di Theo Hernandez racconta la rapina: “Peggio di quanto scritto”

Zoe Cristifoli, la compagna di Theo Hernandez è tornata a parlare della rapina avvenuta nella villa di Cassano Magnago dove i due vivono insieme al figlio Theo junior, di sei mesi.

Qualche giorno fa era giunta la notizia della rapina subita da The Hernandez, terzino propulsivo del Milan, nella villa di Cassano Magnago dove il giocatore vive insieme alla compagna Zoe Cristofoli e al figlio Theo junior, di soli sei mesi.

Uno shock che è ancora presente nella quotidianità di Zoe. La paura è stata tantissima, tanto da aver costretto la modella al silenzio. Infatti era sparita per tre giorni dai social, salvo tornare ieri a parlare del drammatico episodio, rompendo il silenzio. Il canale scelto da Zoe Cristofoli, compagna di Theo Hernandez, per raccontare i momenti della rapina sono state le Instagram stories.

Theo e Zoe
Theo Hernandez e Zoe Cristofoli (Ansa foto)

“Voglio solo tornare alla normalità”

Il trauma per la giovane compagna di Theo Hernandez è stato incredibile. Ecco le sue parole nelle storie di Instragram: “Voglio solo tornare alla normalità, ma ancora non sono del tutto serena dopo quanto accaduto“.

Poi ha continuato: “Voglio ringraziare tutti quelli che ci hanno sostenuto, subito dopo l’accaduto con messaggi di sostegno. Quello che è stato scritto è stato molto riduttivo, anche perché quanto accaduto è stato molto peggio: se fossi stata da sola non so se ora sarei qua a raccontarlo. Per fortuna c’erano delle persone con me, sento di doverle ringraziare“.

“Voglio giustizia per quello che c’è stato fatto”

Ha infine ripercorso i momenti nella villa, quando i rapinatori l’hanno costretta ad aprire la cassaforte: “Non riesco ad andare avanti. Penso a quell’episodio ogni singolo istante della mia giornata, soprattutto quando guardo mio figlio. Abbiamo la fortuna di essere una famiglia fantastica e di avere molte persone che ci vogliono bene. Sono certa che ci riprenderemo la nostra quotidianità. Ora voglio solo giustizia per ciò che ci è stato fatto“.

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