Omicidio Loris, nuova condanna per Veronica Panarello

Omicidio Loris, in arrivo una nuova condanna per Veronica Panarello. Ricordiamo che la giovane mamma è stata accusata e condannata per aver ucciso il piccolo il 29 novembre del 2014. Questa volta l’accusa è un’altra e riguarda il suocero

Veronica Panarello (screenshot video YouTube)

Nuova condanna per Veronica Panarello. Sì, visto che la mamma di Ragusa è stata condannata per nove anni dal Tribunale per aver ucciso il piccolo Loris alla fine del mese di novembre del 2014. Si trova in carcere da sette, ma la pena è stata ulteriormente allungata. Altri due anni di reclusione per la mamma che ha calunniato il suocero, Andrea Stival. Quest’ultimo è stato accusato da lei come esecutore materiale del delitto. Non solo: la stessa donna ha rivelato più volte di essere stata la sua amante. Proprio per questo motivo il bambino era stato ucciso, visto che aveva scoperto la loro relazione e voleva raccontare tutto quello che aveva visto al padre.

Per questo motivo, secondo la Panarello, Stival avrebbe ucciso suo nipote. Non solo: avrebbe trasportato il corpo del piccolo, senza vita, fino al canalone. Ovviamente tutto falso e per questo motivo è stata condannata per calunnie per altri due anni. La donna ha fatto tutto da solo e ha cercato di incolpare altre persone in questa tragica vicenda.

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Omicidio Loris, Panarello condannata anche al risarcimento

La Panarello è stata condannata anche per risarcimento nei confronti di suo suocero: ben 24mila euro (anche le spese processuali). Secondo l’avvocato di Stival di parla di un danno “che non si può quantificare visto che l’onore dell’uomo è stato devastato dalla sue accuse“. Il tutto è stato fatto in videoconferenza a Novara, visto che attualmente si trova nel carcere di Torino.

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Non è finita qui perché tra poche settimane (il 15 ottobre) a Catania ci sarà un nuovo processo per la donna. Quale? Le minacce di morte sempre nei confronti del suocero: la Panarello, infatti, minacciò l’uomo in Tribunale con la seguente frase: “Prega Dio che ti trovo morto altrimenti quando esco ti ammazzo con le mie mani“. Anche se in questo c’è ancora indecisione da parte del legale del suocero.

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