Andrea Agnelli, durante un incontro fissato con lo Juve Club Parlamento in Senato, ha svelato le motivazioni dietro le sue dimissioni.
La Juventus è stata travolta da un vero e proprio Tsunami che ha costretto l’intero CdA, e il presidente Agnelli, a rassegnare le dimissioni. Una situazione ancora non molto chiara ma legata alle indagini della Procura di Torino nell’ambito dell’indagine Prisma.
Agnelli: “Scelta di comune accordo con John Elkann”
Stando a quanto riportato dall’Ansa, starebbero filtrando alcune indiscrezioni riguardo proprio l’ex numero uno bianconero. Infatti, per la prima volta da quando sono state ufficializzate le dimissioni del CdA della Juventus, si stanno scoprendo alcuni altarini.
Andrea Agnelli non avrebbe rinunciato all’impegno fissato con lo Juve Club Parlamento in Senato e, in quella stessa occasione, avrebbe parlato della questione: “È stata una scelta assunta di comune accordo con John Elkann“.
La Superlega
Agnelli si è presentato al fianco di Bernd Reichart, l’ad della Superlega, ribadendo che: “La Juventus è più grande di ogni uomo che la potrà mai guidare“.
Poi il pallino del discorso si è spostato sul futuro societario, ancora tutto da definire. Tuttavia Andrea Agnelli non ne sarà più parte: “Resto il primo tifoso della Juventus e questa cosa non cambia nulla per programmi e obiettivi di squadra, una formazione all’altezza che può vincere qualsiasi cosa“.
Poi ha parlato del sistema, che secondo lui è totalmente fallace e andrebbe completamente cambiato: “Ho già detto nel 2019 che questo sistema non funziona e andava regolato da dentro. Va cambiato“.
Speranzon parla di Agnelli
Il senatore di Fratelli d’Italia, Roberto Speranzon, ospite di Un Giorno da Pecora a Rai Radio1, ha dato un parere esterno dicendo che: “L’ho visto dieci minuti fa. Era agguerrito e di buonumore, ha detto che in un club ci sono momenti positivi e momenti meno belli, ma era sereno“. Infine ha precisato: “Andrea Agnelli non è stato accolto da applausi, ha fatto solo la sua relazione“.
