Intervista a tutto tondo di Mario Mandzukic sulle colonne de La Gazzetta dello Sport in cui l’ex attaccante juventino ha parlato del momento dei bianconeri.
Un inizio di stagione complicato per gli uomini allenati dal tecnico livornese, i quali sono usciti dai gironi di Champions League con soli tre punti conquistati.
L’attaccante croato ha analizzato il periodo vissuto dalla Vecchia Signora con l’occhio che strizza al derby d’Italia in programma domani sera all’Allianz Stadium alle 20.45, sfida che chiuderà il tredicesimo turno di campionato.
“Mr. No Good” ha fatto il punto sui risultati della Juventus in questo primo scorcio di stagione e ha chiuso l’intervista con un messaggio/consiglio ai giovani presenti in rosa.
Le parole di Mandzukic su Allegri e i risultati della Juventus
Il centravanti croato è sicuro che questi risultati non dipendono esclusivamente dall’allenatore, nonostante il più delle volte le critiche maggiori quando non arrivano i risultati siano nei suoi confronti:
“Non mi sorprende che i tifosi critichino l’allenatore, chiunque sia, quando i risultati non sono buoni. È la natura del calcio: non importa cosa hai fatto uno, due o cinque anni fa. O anche cinque settimane fa. L’unica cosa che conta è come stai andando adesso. Ma non credo che questi risultati dipendano da Allegri, che ha dimostrato di essere un grande allenatore. Ci vuole tempo. Anche se i nuovi giocatori avessero tutto il talento del mondo, di certo non si diventa Chiellini in due partite”.
Mandzukic manda un messaggio ai giovani e a Vlahovic
“L’unica cosa che posso dire a Vlahovic, è come affrontavo io questi match: non pensavo a fare gol, ma a come vincere la partita. Ci sono tanti modi per aiutare la squadra e il successo della Juve è l’unica cosa importante alla fine. Fagioli, Miretti, Soulé? Lavorare sodo ogni giorno, ascoltare l’allenatore, guardare i giocatori nel tuo ruolo ed imparare da loro. La rimonta in campionato è possibile, noi eravamo più indietro”.
