Terza dose vaccino, le linee guida del Ministero della Salute

Sono arrivate le linee guida del Ministero della Salute sulla terza dose del vaccino contro il Covid dopo le indicazioni del Cts. Ecco le ultime notizie.

Vaccino Covid
Vaccino Covid (screenshot video YouTube)

Le linee guida del Ministero della Salute sulla terza dose del vaccino sono arrivate nella serata di lunedì 27 settembre 2021. Il Dicastero ha recepito le indicazioni date dal Cts e pubblicato una circolare che regola la nuova somministrazione.

Dopo aver iniziato con i trapiantati, in Italia si continuerà con gli over 80 e le persone ospiti nelle Rsa. Il ministro Speranza ha dato il via libera anche al nuovo ciclo per gli operatori sanitari. In questo caso, però, è stata decisa una distinzione. Subito il vaccino a medici e infermieri over 60 e a quelli più a rischio. Per gli altri si dovrà aspettare ancora qualche settimana e, soprattutto, capire come si pronuncerà l’Ema su questo tema. L’agenzia europea del farmaco dovrebbe dare il proprio responso nei primi giorni di ottobre ma ancora non è chiaro il giorno.

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Terza dose per tutti?

Vaccino
Vaccino (screenshot video YouTube)

Per quanto riguarda le altre persone, il Ministero ha deciso di prendersi del tempo e non mettere in campo decisioni affrettate. Nella circolare è precisato che la scelta sulla nuova somministrazione per tutti potrebbe essere autorizzata nelle prossime settimane ma solo “in base al quadro epidemiologico in Italia“.

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Tempo che servirà agli esperti di valutare bene gli studi effettuati in altri Paesi e capire se autorizzare immediatamente la nuova somministrazione oppure aspettare il 2022. Sicuramente, come anche per gli operatori sanitari under 60, le indicazioni che arriveranno dall’Ema sono importanti per capire come comportarsi su questo tema. Per molti esperti la terza dose presto sarà necessaria per tutti, ma Cts e ministero della Salute hanno preferito prendere del tempo e non mettere in campo scelte affrettate che potrebbero complicare la messa in sicurezza dei più fragili e delle persone che lavorano in ospedale e sono considerate le più a rischio.

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