Strage Bologna, 41 anni dopo: si cerca ancora la verità

Strage Bologna, 41 anni dopo l’attentato alla stazione ferroviaria centrale dove morirono 85 persone innocenti

Strage Bologna (screenshot video YouTube)

2 agosto 1980, ore 10:25. In Italia, precisamente a Bologna, si verificò uno dei peggiori attentati terroristici. Morirono 85 persone. Per ricordarli sono stati installati 85 sampietrini in memoria di tutte quelle vittime innocenti. Sono stati installati lungo il percorso che va da piazza Nettuno fino alla stazione ferroviaria centrale, luogo dell’attentato. Ogni anno si verificano cortei e manifestazioni da parte di amici, parenti che hanno perso i loro cari e che continuano a chiedere giustizia. A disegnarli alcuni studenti dell’Accademia delle Belle Arti di Bologna. 200 furono i feriti.

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Vittime che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, li ha voluti ricordare: “Non tutte le ombre sono state dissipate in questa vicenda. E’ ancora forte il dolore, continueremo ad impegnarci alla ricerca della verità. 41 anni fa la città di Bologna e la Repubblica vennero colpite al cuore. Un attentato ad opera di menti criminali che volevano destabilizzare la democrazia italiana. Una strage in cui morirono anche donne e bambini”.

I mandanti di quella strage furono: Licio Gelli, Umberto Ortolani, Federico Umberto D’Amato e  Mario Tedeschi. Anche Paolo Bellini di ‘Avanguardia Nazionale’ avrebbe agito “in concorso” con gli ex Nar già condannati per la carneficina. Ovvero: Francesca MambroGiusva Fioravanti (ergastolo), Luigi Ciavardini (30 anni, tutti e tre definitivi) e Gilberto Cavallini (ergastolo, primo grado).

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