‘Green Pass’ falsi: come si fa a riconoscerli? Interviene Palazzo Chigi

‘Green Pass’ falsi, come si fa a riconoscerli? In questa vicenda è intervenuto direttamente Palazzo Chigi che ha pubblicato una nota ufficiale

Green Pass (screenshot video YouTube)

Da quando il Governo ha deciso che, dal prossimo 6 agosto 2021, il ‘Green Pass’ sarà obbligatorio per tutti gli italiani che vogliono recarsi in luoghi in cui possono verificarsi assembramenti (come ristoranti, palestra. Cinema, pub, stadi, eventi,  ecc…), si è assistito ad una vera e propria corsa per le vaccinazioni. Purtroppo non sono mancati i solti furbetti che vogliono ottenere il ‘certificato verde’ nel peggior modo possibile, ovvero evitare di sottoporsi al tampone, non fare il vaccino  e senza effettuare il certificato di guarigione.

Sul web stanno iniziando a circolare ‘Green Pass’ falsi. Prezzo? Dai 100 ai 200 euro, che si possono ottenere presentando solamente documento e tessera sanitaria, ovviamente senza il permesso da parte del Governo. Quindi del tutto illegale. Ed è per questo motivo che Palazzo Chigi non ha voluto perdere altro tempo ed ha allertato la popolazione italiana. Come riconoscere quelli veri da quelli falsi? Grazie all’applicazioneVerifica C19’, creata appositamente per verificare la validità del documento.

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Lo hanno annunciato direttamente sul profilo ufficiale Twitter. Il tutto si opera grazie alla scansione del Qr Code del Green Pass ed è completamente gratuita. Non dovrebbero esserci problemi per proprietari di locali, gestori di bar ed altre attività che utilizzeranno la validità del certificato con questa nuova app. Sia chiaro: sul dispositivo del verificatore non verranno memorizzate informazioni personali. L’app ha il compito di leggere il Qr Code, estrae le informazioni necessarie e procede con il controllo del sigillo elettronico qualificato, in questo modo si vedrà se il certificato è valido oppure no. Con un documento di identità si vedrà la corrispondenza dei dati anagrafici.

Ovviamente chi falsifica ciò Palazzo Chigi prevede delle grosse sanzioni, sia per quelli cartacei che digitali.

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