Droga a domicilio con la frutta: scoperto l’escamotage. Scattano le manette

L’operazione a Montelibretti: le forze dell’ordine scoprono la strana consegna a domicilio di frutta, con la droga all’interno. Tutte le misure.

droga frutta pomodori
Droga e frutta in un sequestro dell’arma (video Youtube)

Le chiamate, le richieste di frutta e ortaggi con dentro la sorpresa. Una intuizione criminale che a lungo termine non ha pagato, nonostante un mercato florido e in crescita. Lo hanno bloccato i Carabinieri della compagnia di Monterotondo, con un blitz che ha posto fine allo spaccio “fantasioso”. Bastava una semplice telefonata, secondo le ricostruzioni, per ordinare la frutta, ma anche l’hashish, marijuana e cocaina. 

Il tutto regolarmente consegnato a casa. Ad insospettire l’arma è stato il giro di consegne anche durante il lockdown. Le restrizioni non avevano fermato “le consegne”, e la frutta consentiva ai pusher di eludere in qualche modo i controlli durante la circolazione con i mezzi. Dopo il blitz però, i carabinieri hanno ricostruito il giro di spaccio, i proventi e una organizzazione che fruttava molto.

Leggi anche: L’amore non ha età, ma anche la gelosia: 78enne accoltella 81enne

Droga a domicilio con la frutta: perquisizioni e arresti

carabinieri
I Carabinieri hanno smantellato l’organizzazione che portava le sostanze stupefacenti a domicilio (Youtube)

Circa 70 mila euro all’anno. É quanto dalle prime ricostruzioni fruttava il giro della droga che circolava con la frutta, e arrivava a domicilio. L’organizzazione, che gestiva “la piazza di spaccio” a Montelibretti, era viva a quanto pare dal 2015, ma durante il lockdown si era reinventata con “fantasia”. Che non è bastata a farla liscia. In manette sono finite due persone, con perquisizioni e controlli su 12 soggetti.

Le indagini hanno accertato una rete di consumatori ai quali bastava una telefonata, e ancora una attività di coltivazione che ha portato ad ingenti sequestri. Circa 242 grammi di cannabis, più di 7mila euro in contanti e un arresto in flagranza di reato. Un giro forse anche “ingegnoso”, che però è stato bloccato dai carabinieri, che proseguono nelle indagini.

Impostazioni privacy