Ddl Zan, Salvini attacca Fedez: “La sinistra aveva Berlinguer, ora ha lui…”

Ddl Zan, Matteo Salvini contro il cantante Fedez. Il numero uno della Lega ha parlato a Desenzano: non sono mancate le frecciatine

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Matteo Salvini, che attacco a Fedez. Il leader della Lega non le ha mandata a dire al rapper durante il referendum sulla giustizia che si è tenuto a Desenzano. Queste alcune parole del politico nei suoi confronti: “Lui ed il suo pensiero sul Ddl Zan? Secondo me ha bisogno di un medico bravo. Quello che pensiamo noi della Lega è sotto gli occhi di tutti: siamo per la libertà. Quella educativa, per le cure, di impresa e di tanto altro. A me non importa se oggi qui si baciano due ragazze o ragazzi. Ognuno è libero di amare chi e dove vuole. Sono del parere che lo Stato non deve entrare nella camera da letto delle persone“.

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Ha dichiarato che è favorevole alla pena di chi offende, di chi aggredisce e di chi insulta pesantemente. Ha voluto anche sottolineare il fatto che (come consiglio alla sinistra) di togliere da quella legge sia i bambini e la teoria gender nelle scuole. Motivo? Perché l’educazione spetta alla mamma e al papà.

Poi la stoccata finale: “In questi giorni, sulla mia pagina Instagram, ho messo il dibattito di altro profilo di Zan e Fedez. Se penso che la sinistra era nelle fabbriche ed era di Berlinguer ed ora c’è Fedez...Questo signore dice che bisognerebbe dire ai bambini che non sono bambini o bambine perché anche se vanno alle scuole elementari si sentono costretti nei loro corpi. Parliamo di bambini di 8 anni, ha bisogno di un medico bravo“.

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