Ucraina-Inghilterra, annullati biglietti venduti in GB ma cresce la preoccupazione per i tifosi in città

L’ombra del Covid sull’Europeo.

Dopo la richiesta – inascoltata – di Draghi (ma non solo) di cambiare la sede della finale della competizione continentale, l’emergenza è adesso legata ai tifosi inglesi pronti ad arrivare a Roma per la gara tra Inghilterra e Ucraina – in programma domani.

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In molti sono già arrivati, con i problemi di ordine pubblico del caso, ma altri non li raggiungeranno giacché la Uefa ha adottato, su proposta del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, “un protocollo connesso al contenimento dell’emergenza pandemica relativo alla partecipazione del pubblico all’evento sportivo”.

Cosa comporta ciò?

Dalle 21 di ieri è stato applicato il blocco inderogabile della vendita e della trasferibilità dei biglietti oltre all’annullamento dei tagliandi venduti ai residenti nel Regno Unito a partire dalla mezzanotte del 28 giugno.

Bisognerà capire come gestire i tifosi già giunti nella Capitale (magari facendo giri lunghissimi, come suggerito in maniera assolutamente incosciente da alcuni tabloid inglesi) che si trovano in possesso di un biglietto ma che si trovano d’un tratto senza la possibile di entrare all’Olimpico.

Ci penseranno le forze dell’ordine capitoline e in tal senso – avvicinato da Adnkronos – il questore di Roma Mario della Cioppa ha dichiarato:

“I controlli anti-Covid saranno ancora più stringenti in tal senso a prescindere da ulteriori eventuali provvedimenti che saranno adottati su eventuali limitazioni alla mobilità dei tifosi”.

E così ci saranno verifiche stringenti affinché non entri allo stadio chi non è in regola con le norme anti-Covid.

Della Cioppa ha quindi aggiunto: “Da quando abbiamo avuto contezza di quali squadre avrebbero partecipato ai quarti di finale a Roma, abbiamo subito iniziato l’interlocuzione con la Uefa e la Figc per avere tutte le informazioni necessarie per calibrare i servizi di ordine pubblico e i relativi controlli”.

E così ci sarnno “dei check point nelle vie di accesso maggiori verso lo stadio per intercettare e controllare le tifoserie straniere e verificare se hanno violato gli obblighi di quarantena. Se così fosse, saranno sanzionati e riportati nei luoghi dove devono rimanere in isolamento per i giorni previsti”.

Per i tifosi inglesi, quindi, l’eventuale trasferta capitolina non sarà una passeggiata di salute.

D’altra parte il Governo inglese aveva già sconsigliato di andare a Roma.

In tal senso, all’indomani della vittoria contro la Germania, la Sottosegretaria al Commercio Anne Marie Trevelyan aveva dichiarato: “La nostra richiesta è di tifare la nazionale da casa, ed esultare davanti alla tv più forte che si può. La sfida è farci sentire fino a Roma. Sono sicura che sapremo sfruttare l’occasione per sostenere al meglio la nostra fantastica nazionale”.

Vedremo in quanti avranno ascoltato questo invito.

Dal canto suo, il questore della Capitale è certo che la situazione verrà gestita al meglio: “Abbiamo già avuto tre importanti partite di europei e tutto è filato liscio. Sarà così anche per questa partita. Nelle tre precedenti partite degli Europei non abbiamo riscontrato situazioni del genere generate dalle tifoserie turche, svizzere e gallese”.

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