Covid, in Gran Bretagna Johnson valuta nuove misure restrittive (screenshot video YouTube)
Covid in Italia, indice Rt è in leggero aumento: gli scienziati parlano di numeri sotto controllo, soprattutto nei contagi e ospedalizzazioni.
Prudenza e attenzione. Ma non troppa. Scienziati e virologi in Italia sembrano per una volta tutti indirizzati su una linea comune. Anche davanti ad un leggero aumento dell’indice Rt, che è uno dei primi indicatori da tenere sotto controllo nella lotta al Covid. La risalita al momento e lieve, e l’incidenza a livello nazionale è di 34 casi ogni 100 mila abitanti, rispetto ai 29 della scorsa settimana.
Tradotto in percentuali, nel periodo dal 29 settembre alla fine della seconda settimana di ottobre, l’Rt si assestava allo 0,85, ora è allo 0,86. Niente di troppo preoccupante, anche perché l’incidenza dei casi è ancora ben al di sotto dei 50 casi ogni 100 mila abitanti, che se superata potrebbe iniziare a preoccupare. Ciò che si tiene d’occhio però è il livello di ospedalizzazioni.
L’Italia sembra ancora in grado di gestire la pandemia, e non è fra i paesi in Europa che iniziano a fare i conti con una pesante risalita nei contagi. Le Regioni a rischio moderato sono passate da 3 a 4, Abruzzo, Campania, Friuli e Piemonte, anche se in tutte si registra un lieve aumento nella diffusione del Covid.
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Ciò che conta però sono le ospedalizzazioni. Al momento l’occupazione dei posti letto legata alla pandemia è sotto controllo ed è in discesa. Nelle terapie intensive la percentuale scende dal 4,1 al 3,9 con occupazioni che in una settimana sono passate dai 370 posti ai 355. Diminuiscono anche i ricoveri, ma c’è chi predica prudenza. Il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro ha infatti invitato tutti a tornare alla socialità parlando di situazione ancora tranquilla grazie alla prudenza. L’Italia sembra avere una marcia in più, ma resta da superare lo scoglio di un inverno in cui il principale obiettivo è tenere a bada in tutti i modi la diffusione del Covid.
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