Decessi per Covid, il rapporto dell’Iss fa discutere

E’ stato pubblicato il rapporto dell’Iss sui decessi avvenuti per Covid. E i numeri sono più bassi di quanto ipotizzati in un primo momento.

Terapia intensiva Covid
Un reparto di terapia intensiva Covid (screenshot video YouTube)

Il rapporto dell’Iss sui decessi avvenuti per Covid (e non con) ha riaperto un dibattito in Italia che ormai va davanti da oltre un anno e mezzo. Secondo il report dell’Istituto di Sanità citato da Il Tempo, le persone che hanno perso la vita proprio a causa del Covid sono il 2,9% del totale (circa 3.700 persone rispetto ai 130mila decessi registrati da inizio pandemia).

Numeri che sembrano confermare quanto ipotizzato in un primo momento anche da alcuni esperti. Il coronavirus è molto pericoloso in caso di altre malattie già presenti mentre se si sta bene la maggior parte delle volte si trasforma in una influenza sicuramente più potente ma non sempre letale. I dati sono in continuo aggiornamento e nei prossimi giorni avremo sicuramente un nuovo report. Ma le cifre, al momento, sembrano essere molto chiare.

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Ospedale reparto Covid
Reparto Covid in ospedale (screenshot video YouTube)

La maggior parte dei decessi, almeno rimanendo all’ultimo rapporto, è avvenuta con coronavirus e non per Covid. Secondo questo report riportato da Il Tempo, la maggior parte delle persone morte (oltre il 67%) avevano tre malattie. Si scende al 18% con due mentre il restante aveva un’altra malattia o stava bene.

Numeri che sembrano, come detto in precedenza, confermare quanto detto in più di un’occasione da alcuni esperti nella prima ondata. Il coronavirus potrebbe essere letale per gli immunodepressi mentre per gli altri potrebbe trasformarsi in una banale influenza.

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Il rapporto è già finito sul tavolo del Cts, del ministro Speranza e del premier Draghi. Le cifre pubblicate sembrano ribadire la necessità di una terza dose per le persone fragili. Ma, al momento, non ci sono evidenze per un allargamento della platea ai più giovani. Ma, come detto, sono numeri in continuo aggiornamento e vedremo cosa diranno i numeri nelle prossime settimane.

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