Sergio Brugiatelli, testimone chiave del caso Cerciello Rega, è morto: la famiglia chiede rispetto dopo alcune notizie false circolate.
La famiglia di Sergio Brugiatielli chiede rispetto, e ha tutto il diritto di farlo. Si è chiusa nel dolore dopo la scomparsa del testimone chiave nel caso Cerciello Rega. Il nome di Brugiatelli era infatti legato alla triste vicenda dell’uccisione del carabiniere, per la quale sono finiti in carcere Finnegan Lee Elder e il complice Gabriel Natale Hjort. Sono stati condannati in primo grado all’ergastolo, con l’accusa di aver ucciso Cerciello Rega con 11 coltellate.
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Brugiatelli nella fase successiva all’aggressione scrisse una lettera, in cui raccontò le sue verità. Ora è giunta la notizia della sua prematura scomparsa a soli 49 anni. Erano circolate voci false sulle cause e sul luogo del decesso, immediatamente smentite dall’avvocato della famiglia, che chiede, giustamente, rispetto per il dolore dei cari. L’uomo è stato infatti stroncato da un male incurabile. “Si è spento serenamente fra l’affetto dei cari – scrive il legale – che non lo hanno mai abbandonato. Chiedo rispetto, che oggi è venuto meno. Sono state fatte ricostruzioni false, e, al riguardo, la famiglia si riserva di procedere anche per vie legali”.
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