Carlo Calenda, attacco pesante a Michetti dopo le frasi sulla Shoah (screenshot video YouTube)
Scintille fra Calenda e la Raggi, la sindaca uscente “senza fair play”, ma la risposta è inattesa e pungente: è scontro.
Due dei candidati alle ormai imminenti elezioni nella capitale si sono affrontati faccia a faccia nel salotto di Quarta Repubblica, su Rete 4. Non senza colpi proibiti, dichiarazioni pesanti, attacchi basati sull’operato l’uno dell’altro nei rispettivi incarichi. Si alza il tono dello scontro con l’avvicinarsi dello stop alla campagna elettorale. E se la Raggi attacca, Calenda risponde chiedendo fair play.
Anche riportando la sindaca uscente sul suo operato alla guida di Roma. Uno scambio pesante di battute, in cui Calenda ha provato ad utilizzare toni morbidi. Poi dopo l’attacco personale incassato, ha risposto a tono, inchiodando la Raggi alle sue responsabilità.
Ecco quindi che la Raggi affonda il colpo duro. “Calenda gira Roma da 300 giorni – ha dichiarato la sindaca uscente – ma io la vivo da 43 anni. Durante la pandemia era tra la gente mente lui e i suoi amici stavano comodamente seduti sulle poltrone ai loro posti di comando. Nei palazzi di potere, a pontificare. Chiedo di essere confermata perché abbiamo avviato delle misure e ora dobbiamo far volare la macchina amministrativa. Poi vorrei ricordare – chiude col colpo basso la Raggi – che Calenda guadagna 19 mila euro al mese al parlamento europeo, e non lo hanno mai visto”.
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La risposta è diretta e non lascia spazio alle interpretazioni. “Questo non lo devi fare perché è poco corretto – ha affermato Calenda – e io ho avuto fair play, mente tu fai la furbetta e non è giusto. Ho il 95,2% delle presenze, informati, basta andare sul sito del Parlamento. Palazzi del potere? Ci sei da 5 anni e non hai fatto un cavolo”. Il voto si avvicina e il clima si riscalda. La parola a breve passerà ai cittadini di Roma.
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