Juve, indagine in corso (Youtube)
La Juve esulta e poi crolla a Napoli: Szczesny ancora inadeguato ed è record negativo per i bianconeri, mentre Ronaldo ride.
Ancora un ko pesante. Per i riflessi in classifica, e per come è arrivato. La Juve manda in scena a Napoli il solito copione di una stagione iniziata malissimo. Parte bene, va in gol su un errore clamoroso di Manolas e chiude il primo tempo in vantaggio grazie a Morata. La gara ha un motivo chiaro. Spalletti attacca, con ordine ma senza trovare grossi spazi. Allegri invece sfrutta la velocita di Kulusevski e Morata, innescati da un buon Locatelli. Al rientro in campo il copione cambia. Spalletti avanza il raggio d’azione di Mario Rui che crea superiorità, e i partenopei attaccano con convinzione, mettendo in difficoltà gli avversari.
Arriva il gol del pari, con l’ennesimo pasticcio di Szczesny. Ormai quasi un copione scritto. Insigne da sinistra si accentra e lascia partire un tiro neanche troppo difficile da controllare. Il portiere polacco però non trattiene e regala la sfera a Politano. Tap in vincente e San Paolo che esplode di gioia. Allegri inserisce De Ligt, si sistema a 3 in difesa ma è ancora la Juve a regalare il punto del sorpasso al Napoli. Su un corner Kean con un tocco di testa sciagurato mette in difficoltà ancora Szczesny, e Koulibaly ne approfitta. Napoli in paradiso, Juve nei bassifondi della classifica. Spalletti si gode una squadra pratica, attenta, con Anguissa dominatore della mediana all’esordio. Per Allegri è notte fonda, ed era già accaduto in passato.
Un punto in tre partite per un avvio horror. In casa Juve era già successo, e al timone c’era proprio Max Allegri. Era la stagione 2015-16, e Roma, Udinese e Chievo Verona, costrinsero i bianconeri ad un bottino identico di quello messo insieme in questa stagione. Nelle giornate successive la situazione non migliorò, ma un filotto di successi consecutivi valse a quella squadra il successo in campionato. É questa l’unica speranza del popolo bianconero, che ha già incassato il “tradimento” di Ronaldo e la costruzione di una squadra che non sembra all’altezza di quelle precedenti.
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E intanto Cr7 se la ride. All’esordio a Manchester ha festeggiato con il poker dei Red Devils e la doppietta personale, e forse ci aveva visto lungo. I bianconeri dovranno infatti cambiare molto. Szczesny sembra non dare solidità alla difesa, in mediana Rabiot si muove sull’altalena, alternando cose buone a vuoti lunghi e pesanti, mentre l’attacco soffre ancora. Le tante assenze di ieri sono un timido e piccolo alibi, perché Allegri dovrà ricostruire. E a giudicare dalle prime tre prove dei suoi, ha tanto lavoro da fare.
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