Fondazione Open, conclusa l’inchiesta: nomi eccellenti tra gli indagati

Fondazione Open, si è ufficialmente conclusa l’inchiesta grazie alla Procura di Firenze: tra gli indagati spuntano nomi eccellenti nel mondo della politica

Matteo Renzi Fondazione Open indagato
Matteo Renzi (screenshot video YouTube)

La Procura di Firenze ha finalmente concluso le indagini per quanto riguarda la vicenda sulla Fondazione Open. Tra gli indagati figurano nomi eccellenti nel mondo della politica: ci sono undici persone e quattro società nella lista delle persone che dovranno presentarsi in Tribunale. Stiamo parlando di Matteo Renzi, Luca Lotti ed Elena Maria Boschi. Qual è la loro accusa? Pare che in quattro anni (per la precisione dal 2014 al 2018) questi tre abbiano ricevuto almeno 3 milioni e mezzo di euro per il loro lavoro in politica.

Oltre al nome dei tre politici spunta anche quello dell’ex fondatore e presidente di Open, Alberto Bianchi e anche quello dell’imprenditore Marco Carrai. Questi ultimi sono stati indagati per: finanziamento illecito ai partiti, corruzione, riciclaggio e traffico di influenze. La nota ufficiale del pm parla molto chiaro: Renzi era “direttore della Fondazione”. Questo tipo di accusa vale anche per Bianchi, Carrai, Lotti e Boschi.

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Fondazione Open, fondi usati per sostenere Pd

La stessa Procura di Firenze ha voluto ribadire che i fondi che sono stati utilizzati sono stati spesi per sostenere il partito politico di Renzi (allora era il Partito Democratico). Questi i nomi della altre persone che figurano tra gli indagati: Fabrizio Donnini, Alfonso Toto, Riccardo Maestrelli, Giovanni Carucci, Gianluca Ansalone e Pietro Di Lorenzo. Queste, invece, sono le società indagate: Toto Costruzioni Generali spa, la Immobil Green srl, la British American Tobacco Italia spa e Irbm spa.

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Nono sono mancate le parole di Renzi dopo la decisione del Tribunale. Queste le sue dichiarazioni che ha rilasciato direttamente al Senato. Ha definito il tutto uno: “Sconfinamento pericoloso dei giudici in politica. Chiederemo giustizia nelle aule“.

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