Genova, mamma ingegnera arrestata dalla Polizia Postale: il motivo

Genova, una mamma ingegnera è finita in manette dopo una operazione conclusa dalla Polizia Postale chiamata ‘Matrioska’

Genova, operazione ‘Matrioska’: Polizia Postale arresta una mamma ingegnera (screenshot video YouTube)

Chi lo avrebbe mai detto. Ci troviamo a Genova dove una mamma di origine russa di 40 anni, ingegnera come professione, è stata arrestata dalla Polizia Postale dopo che la Procura della Repubblica (grazie al Tribunale di Genova) ha dato il via libera. Cosa ha fatto? Andiamo con ordine. Nessuno si sarebbe mai aspettato che la donna si comportava in due maniere nella stessa giornata. La mattina era una dolce mamma e si recava al lavoro, ma la sera si trasformava letteralmente. In che modo? Diventando una spietata ed esperta hacker. Il suo mestiere era ingegnere informatica, appassionata per il crimine e le criptovalute.

Era una esperta nel creare delle nuove identità. Tanto è vero che acquistava oggetti sui portali e-commerce in diverse province della città. Usava fondi, carte di credito e conti di altre persone che alla fine risultano delle vere e proprie vittime. Delle operazioni che hanno insospettito non poco le forze dell’ordine che hanno indagato a fondo in questa vicenda e sono riusciti a beccare finalmente la truffatrice.

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Genova, in manetta mamma ingegnera: il suo piano

Il piano era abbastanza semplice: quando si recava di persona in questi punti vendita utilizzava carte di identità false. In altre occasioni, invece, faceva andare altre persone (con conseguente ricompensa in denaro) che ritiravano pacchi al suo posto. In particolar modo parliamo di telefonini ed oggetti di ultima generazione che venivano spediti in Russia oppure che venivano messi in vendita su altri siti.

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Dopo varie indagini la Polizia Postale ha scoperto che la donna apparteneva ad una organizzazione transnazionale che si dedicavano alle frodi informatiche, al riciclaggio e alla ricettazione. Una volta giunti nella sua abitazione le forze dell’ordine hanno trovato Pos e tantissime carte di credito. Ovviamente il tutto è stato posto sotto sequestro.

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