E’ stata pubblicata la seconda parte dell’inchiesta di Fanpage su FdI. Una lobby nera che vede anche il coinvolgimento della Lega.
Anche la Lega sarebbe coinvolta nella lobby nera scoperta dall’inchiesta di Fanpage su FdI. Come riportato da Il Fatto Quotidiano che cita la seconda parte dell’inchiesta, Mario Borghezio ha ribadito che “esiste una terza Lega, quella più vicina ai movimenti più neofascisti e Salvini ora è più debole“.
In questa seconda parte di girato si vede il Barone Nero Jonghi Lavarini organizzare incontri con referenti di via Bellerio molto vicini a Lealtà Azione. E tra loro spuntano il consigliere regionale Max Bastoni, la consigliera comunale appenale appena eletta Silvia Sardone e l’eurodeputato Angelo Ciocca. Vertici che, secondo quanto documentato da Fanpage, servono per finanziare la campagna elettorale e presentare i candidati. Nel filmato, presentato su La7, si vede anche Lavarini chiedere al giornalista infiltrato i soldi con cui fare black e si nota anche un trolley che viene consegnato ad una signora. All’interno della valigia non solo banconote ma anche un libro sul nazismo.
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La replica di Giorgia Meloni
La pubblicazione del video di Fanpage e le parole di Formigli (“la presidente di Fdi non ha detto di essere schifata dai saluti fascisti e dalle proposte discutibili di finanziamenti black”) hanno provocato la dura reazione di Giorgia Meloni intercettata dai microfoni dell’Adnkronos: “Fidanza è stato sospeso solamente per il fatto di frequentare quella gente […]. Nel nostro partito non c’è nessun spazio per nostalgie del fascismo, razzismo, antisemitismo, folklore e imbecillità. In queste dichiarazioni non c’è niente di diverso rispetto al passato, solo che Formigli non lo sa perché non pare interessargli […]“.
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“Io sono giornalista – ha aggiunto – e non ho mai letto da nessuna parte che l’autonomia di questa professione comporti poter distruggere le persone senza mostrarne interamente le prove. Ho chiesto a Piazzapulita di fare chiarezza fino in fondo e loro si sono rifiutati […]“.
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