“Sporcizia e cinghiali, Roma non è eterna”: dura inchiesta del Telegraph

Il Telegraph con una durissima e dettagliata inchiesta mette a nudo i problemi di Roma: “Cinghiali, spazzatura, autobus in fiamme, Roma non lo merita”.

Una vergogna che sta facendo il giro del mondo. Ed è forse anche corretto, perché forse in Italia non è chiaro quanto sia infinita e amata Roma. Scoprirla nei suoi problemi quotidiani, costanti, e pesanti, fa scalpore anche oltre i confini. L’ultima inchiesta la ha lanciata il Telegraph, con una serie di tweet che creano imbarazzo al comune e alla sindaca Virginia Raggi. Il tabloid è partito dalla prossime elezioni, andando però a ripercorrere tutti i problemi che hanno attanagliato la capitale negli ultimi anni.

Circa 10 post, con foto, interviste, racconti dei problemi dai quali Roma non riesce proprio ad uscire. E una serie di titoli eloquenti che sottolineano quali saranno i punti dai quali ripartire per il prossimo primo cittadino.

“Non è ciò che viene in mente quando si pensa a Roma”: che affondo del Telegraph

“Sporcizia, autobus in fiamme e cinghiali. Non è quello che solitamente viene in mente quando si pensa a Roma. Sono questi i temi che dominano la Città Eterna in vista delle elezioni”. Il Telegraph mette a nudo anche fuori dai confini i tristi problemi della capitale, e attacca. “La presenza dei cinghiali che si cibano di spazzatura, è emblematica dei problemi nella capitale”. Con tanto di video pesanti ed eloquenti.

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E ancora un altro post. Ancora più pesante. “Fare il sindaco a Roma potrebbe essere un lavoro poco invidiabile. Si tratta forse della capitale più bella d’Europa, ma la sua magnificenza è rovinata da strade dissestate, parchi trascurati, traffico caotico e una rete di trasporti pubblici che scricchiola”. E poi ancora altri post. Sui cinghiali, sugli autobus in fiamme, sui cassonetti pieni di rifiuti nelle zone più belle della capitale. Uno spot davvero assurdo per la capitale, in attesa delle elezioni. I problemi di Roma sono chiari al mondo, che ci guarda con un pizzico di disprezzo perché di sicuro invidia la Città Eterna, ma non ciò che essa è diventata.