Leonardo Bonucci (screenshot video YouTube)
Bonucci spiega le sue parole su Cristiano Ronaldo: “Negli allenamenti accadeva qualcosa di strano, era chiaro a tutti”. Poi il retroscena con Guardiola.
Iniziano a delinearsi i retroscena dell’esperienza di Cr7 alla Juve. Dopo l’addio e il ritorno al Manchester, i bianconeri cercano armi tattiche diverse. Allegri le sta studiando, sperimentando un gioco diverso da quello visto con Sarri e Pirlo al timone dei bianconeri. Lo ha ammesso lo stesso allenatore, perché alla Continassa c’è da ricostruire, senza un bomber che ha monopolizzato l’ambiente. E forse anche il modo di vedere il calcio in casa Juventus.
Ecco quindi che Bonucci svela un retroscena. Con la consueta schiettezza e il racconto di anni in cui qualcosa è stato diverso, e forse non del tutto in linea non solo con le ambizioni di club e tifosi, ma anche con le speranze del gruppo.
Il difensore bianconero ha svelato a The Atlethic alcuni dettagli. “Ero vicino al City, ed era già tutto fatto. Poi la Juve decise di non vendermi. Anche l’anno scorso ci siamo sentiti, ma la risposta è una sola, perché questa è casa mia”. Curioso invece l’intervento di Bonucci su Ronaldo. “La sua presenza ha avuto un grosso impatto su di noi – ammette il centrale – una influenza particolare che abbiamo avvertito”.
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Poi il retroscena. “Sicuramente allenarci con lui ci ha dato qualcosa in più – ammette – ma inconsciamente abbiamo pensato che bastasse la sua presenza per vincere. Forse abbiamo iniziato a rilassarci un po’ nel lavoro quotidiano, nell’umiltà, nel sacrificio, nella voglia che ha sempre indentificato la Juve, e cioè esserci sempre per il compagno. Era come se fosse scontato che bastasse dare la palla a lui per vincere. Penso che se ne siano accorti tutti”. E invece non è andata così. Ora tocca ad Allegri restituire ai bianconeri quel furore e quelle caratteristiche che sono mancare alla Juventus.
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