Variante Delta, la nuova mappa delle zone rosse e di rischio: tutti i dati

Il report del Centro Europeo per la prevenzione ed il controllo delle malattie sottolinea criticità dovute alla variante Delta: ecco le nuove zone rosse.

variante delta mappa zone rosse
La mappa dell’Ecdc con le zone rosse in Europa dovute alla Variante Delta (Twitter)

La Variante Delta del Covid continua ad avanzare, ridipingendo nuovamente la mappa geografica in Italia e in Europa. Una crescita esponenziale che ha spinto i governi ad adottare nuove misure più o meno criticate per tentare di frenare una corsa che inizia nuovamente a imporre chiusure. L’Ecdc, centro Europeo per il controllo delle malattie, ha infatti sottolineato che in Italia Sicilia, Veneto, Lazio e Sardegna sono da “arancione”. Il nostro paese però, sembra al momento messo meglio di tante altre nazioni.

Stando agli ultimi dati di sorveglianza raccolti dall’Ecdc, diversi paesi hanno visto un incremento alto della Variante Delta, con conseguente crescita dei contagi e il timore di nuovi boom, e relative chiusure. 

Leggi anche: Salvini tuona sulle riaperture: “Proteste? Li sosteniamo, è razzismo”

Variante Delta, la mappa dei contagi ricolora l’Europa di nuove zone rosse

Tampone Covid
Un tampone (Youtube)

Dati che iniziano a creare timore, e numeri che testimoniano la crescita ei contagi dovuti alla Variante Delta. Tanto da spingere l’ente che controlla l’avanzare del Covid a ridipingere di rosso l’Europa. Se per l’Italia la situazione sembra ancora accettabile, in molti paesi diventa invece critica. La penisola iberica è già rossa, con regioni della Spagna rosso scuro. Stesso discorso per Cipro, Creta e alcune zone dei Paesi Bassi.

Tutto ciò significa che l’incremento dei contagi è superiore ai 500 ogni 100 mila abitanti, con proiezioni allarmanti. Anche in Francia il discorso si complica. Negli ultimi 15 giorni si è registrata una crescita netta dei tamponi positivi, e la maggior parte delle regioni sono in arancione. Preoccupa anche l’incidenza della Variante Delta. Secondo i dati è così predominante da “allontanare” tutte le altre, e nei prossimi mesi sarà il ceppo dominante a livello globale, a meno che non ne emerga un’altra con incidenza sulla trasmissione ancora maggiore. E questa, sarebbe davvero una cattiva notizia.

 

Impostazioni privacy