Cosa c’è dietro la lite tra Lautaro Martinez e Antonio Conte? Tutti si sono chiesti se fosse necessaria una lite a Scudetto già conquistato. I punti interrogativi sono molti.
“Spero per i nerazzurri, che tutto si possa calmare più presto. Difficile visto che Zhang sta più in bianco dell’arzilla. ZHANG ALZA LA MATTONELLA E TIRA FORI I SORDI”. Così ErFaina commenta una vicenda che ha del paradossale se si considera che i nerazzurri sono tornati a vincere dopo ben 11 anni e l’hanno fatto con una stagione al limite della perfezione. Non ci aspettavamo di vedere tanta tensione, ma dietro questa i motivi sono molteplici.
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Lautaro Martinez ieri era partito dalla panchina, inserito da Conte alla mezz’ora non aveva soddisfatto le richieste del mister che così aveva deciso di richiamarlo in panchina a 15 minuti dalla fine. L’argentino ha reagito un po’ stizzito, prendendo a calci quello che gli capitava. Il mister nerazzurro non se l’è mandato a dire e gli ha risposto per le rime, in maniera decisamente alterata. Quello che viene da chiedersi è: a Scudetto conquistato era necessario?
Eh sì, l’Inter ha vinto lo Scudetto ma i scricchiolii sono tantissimi e lo dimostra lo scontro tra Lautaro Martinez e Antonio Conte. I problemi economici palesati da Zhang, la richiesta di una rinuncia a due mensilità di stipendi, la decisione di cedere qualche pezzo pregiato hanno di fatto sfasciato lo spogliatoio di una squadra che sembrava ormai pronta ad aprire un ciclo e non è da escludere che ora si possa pensare a smantellare.
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E da chi partire se non proprio da Conte che ha dimostrato in carriera di non voler accettare mai ridimensionamenti? Ricordate quando disse da allenatore della Juventus: “Non si può andare a un ristorante dove si paga 100 euro con 10 euro in tasca” e quando lasciò subito dopo a ritiro iniziato perché non gli presero Juan Manuel Iturbe? Fatto sta che Conte non accetterà un ridimensionamento e che probabilmente Lautaro rimarrà anche e soprattutto se lui dovesse andare via. E se il tecnico dimostrerà poco attaccamento alla causa, l’attaccante argentino, un anno fa a un passo dal Barcellona, potrebbe con la sua scelta diventare il nuovo idolo dei tifosi.
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