G20, Di Battista duro a ‘Quarta Repubblica’: “Chiacchiere costose”

G20 a Roma, a ‘Quarta Repubblica’ è intervenuto Alessandro Di Battista. Tanti sono stati i temi affrontanti dal politico

Di Battista G20 Roma
Alessandro Di Battista (screenshot video YouTube)

Ieri sera è andata in onda un’altra puntata di ‘Quarta Repubblica‘ programma condotto dal giornalista Nicola Porro. Tra i tanti ospiti anche il politico Alessandro Di Battista. Uno dei membri del ‘Movimento 5 Stelle’ ha affrontato vari temi: in particolar modo si è parlato del G20 che si è tenuto a Roma e che si è concluso due giorni fa. Il 43enne, però, non ha usato parole dolci nell’evento che ha immobilizzato la Capitale. Anzi, non sono mancate assolutamente le critiche nei confronti dei vertici alti.

Sul fatto che Roma ospitasse questo evento mondiale non ha mai avuto dubbi a riguardo. Queste sono alcune delle sue dichiarazioni: “Sono state fatte chiacchiere altamente costose. Una distanza siderale tra la narrazione salvifica del governo di Mario Draghi e sulla sofferenza degli italiani che stanno vivendo attualmente”. 

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Non solo G20, gli altri temi affrontati da Di Battista

Non si è parlato solamente del G20, ma anche di altri temi delicati. Come quello del Monte Paschi di Siena: “Stiamo parlando di una città e con una omertà paragonabile a quella di Corleone”. Non ha dubbi su chi sia il colpevole: “E’ stata spolpata dalla politica“.

Come possibile successore di Sergio Mattarella come presidente della Repubblica? Sicuramente non Amato che non è ben visto dal nativo di Roma. Chi vedrebbe bene al suo posto? “Qualcuno che lotta contro la mafia e che rischiano la vita. Mi piacerebbe vedere al Quirinale uno come Zagrebelski. Se dovessi scegliere un politico direi Bersani”. Si sta parlando anche di Casini: “Se potessi scommettere un euro lo farei su di lui”.

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Infine ha concluso sul fatto che i tifosi della Lazio non possono recarsi a Marsiglia, per seguire la squadra, in vista del prossimo impegno di Europa League: “Credo si tratti di ordine pubblico. La motivazione mi ha fatto incavolare. Le parole del ministro dell’Interno francese sono scemenze”.

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