Napoli, appalti in ospedale: l’ombra della camorra. Via a misure cautelari

Napoli, appalti in ospedale: c’è l’ombra della camorra. La Procura della Repubblica della città campana ha fatto partire le indagini: ci sono le prime misure cautelari

Polizia italiana
Polizia italiana (screenshot video YouTube)

La Procura della Repubblica di Napoli ha avviato delle indagini che riguardano alterazioni di gare di appalto ospedaliere ed estorsioni alle ditte. La stessa Procura ha delegato la polizia per eseguire una ordinanza cautelare nei confronti di 40 persone che risultano, in questo momento, indagate.

Tra le persone che spiccano nella lista ci sono alcuni che appartengono all’Alleanza di Secondigliano ed anche pubblici ufficiali ed imprenditori. Il tutto è scattato alle prime luci dell’alba di venerdì 22 ottobre.

Non solo: tra le società che sono risultate vittime di questo giro criminale ci sono anche ditte di servizio funebri, trasporto di ammalati, imprese sia di costruzione che di pulizie. Per il momento non si hanno altre notizie in merito a questa vicenda.

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Napoli, appalti in ospedale: pochi giorni fa il blitz al clan Marino

Solamente pochissimi giorni fa gli uomini della Squadra Mobile, coordinati ancora dalla Dda partenopea, a Secondigliano hanno arrestato ben dieci persone. Due si trovano attualmente in carcere, mentre gli altri sono stati messi agli arresti domiciliari. Tutti sarebbero affiliati al clan Marino. Tra le persone che risultano indagate anche Tina Rispoli, attuale moglie del cantante neomelodico Tony Colombo ed ex consorte del defunto boss, Gaetano Marino.

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In questo caso, però, il gip ha respinto una richiesta di arresto visto che ha avuto a che fare con gli indagati solo quando era ancora in vita il suo ex marito. Dopo la morte di Marino la Rispoli non ha più avuto contatti con nessuno di loro.

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