Asilo, maestra picchia e insulta bambini: dove è successo

Sono tremende le immagini che arrivano direttamente da una scuola d’asilo: una maestra picchia ed insulta i bambini indifesi. Arrivano conseguenze pesanti per la donna

Monza, maestra d’asilo picchia ed insulta bambini (screenshot video YouTube)

E’ vergognoso quello che è accaduto in un asilo in Lombardia. Ci troviamo a Monza dove una maestra di 59 anni, invece di fare il proprio dovere ed insegnare i suoi alunni le principali basi per giocarsi e divertirsi, ha fatto tutt’altro. Ovvero? li ha ripetutamente picchiati ed insultati. Ad incastrarla sono state le telecamere che sono state messe all’interno dell’aula e che sono state prese dai carabinieri di Monza che stanno controllando attentamente le immagini.

Dai filmati si può notare benissimo che la donna maltrattava i suoi 17 bambini, che hanno una età compresa tra i 3 ed i 5 anni. Non solo: uno di loro è affatto anche da una grave disabilità. A lanciare l’allarme sono stati gli stessi bambini che, confidandosi con i genitori, hanno spiegato quello che loro subivano. Il tutto è stato riportato alle forze dell’ordine che hanno installato delle telecamere e dei microfoni per scoprire cosa accadeva in quei due mesi. Poi la tragica scoperta visto che i bambini non mentono mai.

La maestra è stata interdetta per un anno dalla sua professione. Una decisione che è stata applicata solamente nei giorni scorsi.

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Monza, maestra asilo picchia e insulta bambini: le frasi tremende

I carabinieri, da quello che hanno potuto ascoltare, sono rimasti davvero sconcertati. Una volta che hanno ottenuto le immagini le hanno consegnate immediatamente alla Procura. La donna, infatti, continuava a ripetere ai bambini frasi del tipo: “Ti stacco la testa“, “Ti taglio le mani“, “Siete delle oche e dei beduini” ed altre imprecazioni ed insulti che non stiamo qui a riportarvi.

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Ovviamente il tutto è successo pochi mesi fa, sperando che quei bambini coinvolti non escano traumatizzati da quello che hanno dovuto subire. Sui social sono partite le contestazioni contro la donna: altri chiedono il carcere.

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