Perugia-Ascoli, tifoso muore sugli spalti del Renato Curi: soccorsi in ritardo

A meno di otto giorni dalla tragedia di Frosinone nuovo lutto in Serie B, al termine di Perugia-Ascoli è morto un tifoso sugli spalti del Renato Curi

Tifoso Morto Perugia-Ascoli

Sembra una maledizione e forse lo è per davvero. A otto giorni dalla tragedia dello stadio Benito Stirpe di Frosinone un nuovo lutto si abbatte sugli appassionati della Serie B di calcio. Al termine di Perugia-Ascoli, gara valida per la seconda giornata del campionato cadetto, è morto un tifoso sugli spalti del Renato Curi.

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I fatti. Si era concluso da pochi secondi il match con una bella vittoria degli ospiti, 2-3 in rimonta con gol decisivo su rigore, decretato dal Var, del bomber ascolano Dionisi. Sullo spicchio di stadio, la Curva Sud, riservato ai tifosi marchigiani è festa grande. Vittoria in casa degli storici rivali, punteggio pieno e primo posto in classifica.

Perugia-Ascoli morto un tifoso sugli spalti del Curi

Ma all’improvviso cambia tutto. Un uomo di 56 anni, L.M le sue iniziali di San Benedetto del Tronto, si accascia e batte violentemente la testa sui gradoni dello stadio di Perugia. All’inizio sembra una rissa tra tifosi e questo fattore farà perdere minuti preziosi. Ma poi la tragedia si palesa in tutta la sua drammaticità.

I soccorsi interni allo stadio Renato Curi sono immediati ma le condizioni operative sono complesse ed il tifoso bianconero è molto grave. L’ambulanza, di contro, non arriva in tempi brevissimi. Non prima di mezz’ora nonostante dall’ospedale Silvestrini allo stadio ci siano sette minuti di tragitto. La concitazione è forte ed un tifoso urla a squarciagola: “Sbrigatevi siamo a Perugia mica in Gambia”. Ma la tragedia ormai si è consumata in tutta la sua interezza.

Il tifoso ascolano, secondo le informazioni raccolte presso cronisti locali, giunge cadavere nel nosocomio perugino. Sarà compito della Magistratura accertare le eventuali responsabilità. Resta il dramma di un uomo di 56 anni che perde la vita per una passione, resta il dramma dei familiari.

Da segnalare, per dovere di cronaca, che la morte del tifoso ascolano è il terzo decesso che avviene tra le mura del Curi. Il primo risale al 30 ottobre 1977 quando il centrocampista dei Grifoni Renato Curi, a cui è dedicato lo stadio, muore di infarto sull’erba fradicia di Pian di Massiano durante un Perugia-Juventus. Il secondo risale al 17 settembre 2016 quando durante un derby Perugia-Ternana il tifosi biancorosso Osvaldo Neri perde la vita in Gradinata.

 

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