Stupro Lignano, il padre contro gli aggressori: “Conigli, frignavano”

Un presunto stupro a Lignano, poi il racconto della figlia e la caccia del padre agli aggressori: “Frignavano, conigli”. Cosa è accaduto.

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Stupro a Lignano, il padre a caccia degli aggressori (Youtube)

Ha detto agli agenti di Polizia che il suo non era un tentativo di farsi giustizia da solo. Voleva vedere in faccia gli aggressori della figlia, che sono accusati di tentata violenza sessuale di gruppo. Hanno fra i 17 e i 21 anni e il 10 agosto a Lignano Sabbiadoro, hanno costretto ad una giornata da incubo una ragazza di 18 anni. Lei ha raccontato tutto ai genitori. Dopo essere stata avvicinata sul lungomare, ha accettato l’invito di andare a casa con loro. Prima in tre e poi altri due, avrebbero quindi abusato di lei.

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Il padre non ha esitato, e dopo aver ascoltato il racconto della figlia, si è fiondato alla ricerca dei 5 ragazzi. “Non ricordo neanche il tratto di strada – ha riferito al Corriere della Sera – e ho raggiunto l’appartamento. Ho bussato ma niente, ed ho sfondato la porta a spallate. Li ho trovati chiusi a chiave in una stanza. Frignavano, erano dei conigli, ma io volevo guardarli in faccia. Hanno chiesto aiuto, urlavano. Poi mi hanno raggiunto i vicini ed ho desistito. Non volevo farmi giustizia da solo, ma quando ho visto mia figlia stravolta tornare a casa non ho capito nulla”. Ora toccherà alla giustizia far luce su quanto accaduto.

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