Due anni senza Nadia Toffa: i colleghi ricordano la “guerriera” delle Iene

Due anni senza la “guerriera” Nadia Toffa: era il 13 agosto, e la notizia sconvolse tutti. Arriva il bel ricordo dei colleghi e delle Iene. 

nadia toffa
Nadia Toffa (Youtube)

Un fulmine a ciel sereno. La notizia che nessuno voleva ascoltare. E che invece arrivò nel caldo 13 agosto del 2019. Dopo il malore in albergo, e la corsa in ospedale, le fu diagnosticata una brutta malattia. E ora sono due anni senza Nadia Toffa, la “guerriera” che non fece mistero di dover combattere una battaglia durissima. Le sue armi sono state il sorriso, la voglia di provare a vincere, di mostrarsi anche nei giorni più duri e di continuare a lavorare. Con il supporto degli amici, dei colleghi che non hanno mai smesso di starle vicino. E che nel 2019 raccontarono la sua morte come una perdita infinita. Un vuoto che ancora oggi non può essere colmato. E non lo sarà mai.

Leggi anche: Caldo record, 15 città da bollino rosso, domani saranno 17: è emergenza

Intelligente, sempre pronta a difendere i deboli, capace di svelare scoop importanti. Con l’arma dell’ironia, la capacità di rendere i fatti per quello che davvero erano. La voglia di trovare sempre la verità, senza indietreggiare davanti ai casi spinosi che affrontava. Doti preziose. Che la hanno resa uno dei volti più noti e amati della tv. Chi la ha conosciuta ha fatto suo il messaggio della giornalista. Vivere la vita giorno dopo giorno, con il sorriso, dando valore ad ogni singola emozione. Dalla sua storia, dall’unicità di un personaggio brillante, è venuto fuori un libro. E anche una fondazione che porta il suo nome ed è attiva nel campo della ricerca. Oggi gli amici e i colleghi la ricordano. Con commozione, ma anche col sorriso. Lei avrebbe voluto questo.

Anche Damiano e la redazione si uniscono. Senza raccontare i passaggi delicati della sua storia, ma sottolineando quello che era. Giornalista di grande spessore, donna eccellente, esempio. Guerriera. 

 

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Le Iene (@redazioneiene)

Impostazioni privacy