In diretta da Cuba, un italiano: “Nessuna possibilità per il popolo”

Abbiamo raggiunto in esclusiva un italiano a Cuba che ha chiesto però di rimanere anonimo. Le sue parole ci riassumono la situazione molto complicata dell’isola tra povertà e virus.

Pixabay

Lasciamo spazio alle sue parole già molto esaustive: “Cuba è denominata la perla del caribe per le sue bellezze soprattutto per le spiagge, la gente calorosa e accogliente. Purtroppo però le pecche sono molte politicamente, quelle di uno stato socialista dittatoriale dove non esistono né il libero mercato né opportunità a sviluppare sul piano economico e sociale. Basti pensare che il salario medio e di solo 20 dollari al mese per normali lavoratori, mentre la classe professionale incluso medici, avvocati arriva a 45 dollari. Le famiglie fanno fatica a sopravvivere e quindi sono costrette a rubare nei vari posti di lavoro per tirare avanti. Lo stato cubano ogni mese a ogni famiglia dona quella che viene chiamata “libreta de abastecimiento”. Si tratta di riso, fagioli, carne molte volte in stato pessimo e latte”.

LEGGI ANCHE >>> Scuola obbligo vaccino?

Continua a spiegare la situazione attuale nel dettaglio: “Lo stato cubano è comandato principalmente dalla forza armata rivoluzionaria che esegue ordini da un solo partito quello comunista cubano capeggiato dalla famiglia Castro da ben 62 anni. Solo i Castro e i generali con i vari ministri possono creare società in loco e sia fuori dall‘isola, uno stato repressivo dittatoriale. Quali sono i pregi della rivoluzione? Si vantano molto sono della scolarizzazione, della medicina e del turismo ma non hanno né strumenti necessari, né tecnologia avanzata. Fino alla caduta del muro di Berlino vivevano solo dei regali del ex Unione Sovietica, della Cina e del Venezuela. Attualmente lo stato cubano è in banca rotta, ha svariati debito verso altri Stati e viene considerato un cattivo pagatore così che nessuno gli dà credito né fiducia”.

Situazione tragica a Cuba

Pixabay

Interessanti sono gli spunti anche sull’economia: “Fino a poco tempo Cuba aveva una doppia moneta il Cup la moneta ufficiale e il Cuc equivalente al dollaro americano. Logicamente i vari lavoratori venivano pagati in Cup. Ci sono varie imprese spagnole canadesi che hanno investito a Cuba, sempre sotto controllo dello stato cubano e ognuna di queste che assume un cubano pagherà allo stato 800/100 dollari a lavoratore mentre Cuba pagherà a sua volta al lavoratore del posto 20 dollari. Ora hanno inventato una nuova moneta la MLC moneda libre convertible e hanno abolito le vecchie. Questo è successo per mancanza di soldi liquidi interni quasi al fallimento totale dato che molti prodotti basi non si trovano, soprattutto le medicine né per uso comune, né ospedaliero”.

LEGGI ANCHE >>> Le parole della Cassazione sul caso Vannini

Il paese è in rivolta, non si fermano le proteste: “Attualmente ci sono ribellioni da parte della popolazione, ma purtroppo sono vittime della classica repressione delle forze speciali, Cuba è uno stato bugiardo dove non è permessa la libera informazione. Giornalisti, Testate giornalistiche non hanno il permesso di divulgare informazioni all’estero tanto è vero che per le varie proteste il governo ha bloccato internet per quasi una settimana, parlando di internet allo stato normale va inteso che logicamente tutto è controllato al dettaglio. Partiamo dal fatto che a Cuba non esiste la proprietà privata, quindi lo Stato può togliere e dare quello che vuole anche a investitori stranieri. Tipo a me hanno tolti due ristoranti”.

E il Covid?

Passiamo al tema Covid: “Ha fallito in primis lo Stato, poi la popolazione. Dicono di avere vaccino anti Covid di nome “Abdala” dicono che sia efficace al 92% ma per l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) non è così. La popolazione cubana purtroppo è abituata a stare in strada tra valli feste e la classica religione yoruba, per questo c’è un aumento micidiale di casi, logicamente le terapie intensive non hanno né medicine né le tecnologie nostrane quindi la morte è sicura”.

Impostazioni privacy