Euro 2020, Roma “blindata” per Ucraina-Inghilterra: allarme variante Delta

Euro 2020, la città di Roma si appresta ad accogliere i tifosi dell’Ucraina e dell’Inghilterra. Le due Nazionale, sabato 3 luglio, sono pronte ad affrontarsi nel quarto di finale della competizione. Ma è allarme per la possibile diffusione del virus dopo i casi di Wembley e non solo…

Tifosi inglesi (screenshot video YouTube)

Domani si riprende con il campionato Europeo. Dopo due giorni di riposo le ultime squadre rimaste nella competizione sono pronte a darsi battaglia per arrivare a giocarsi la finale a Wembley. Già, proprio in Inghilterra le cose non vanno per niente bene per quanto riguarda la situazione Covid. La variante ‘Delta’ continua, incessantemente, il suo cammino e desta molta preoccupazioni. I contagi aumentano, giorno dopo giorno, tanto è vero che il Governo inglese ha voluto lanciare un messaggio a tutti i tifosi della Nazionale.

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Quale? Rimanere a casa e non partire assolutamente per l’Italia, con destinazione Roma. Sabato sera, infatti, alle ore 21 è in programma allo stadio ‘Olimpico’ il quarto di finale della formazione guidata da Soutgate che affronterà la sorprendente Ucraina dell’ex leggenda della Serie A, Andriy Shevchenko.

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Euro 2020, Roma blindata per match di sabato sera

Secondo quanto riporta il quotidiano ‘La Repubblica‘ di questa mattina la città di Roma si appresta ad accogliere i tifosi di entrambe le nazionali, ma la tensione è alle stelle. Il virus fa preoccupare non poco tutti gli addetti ai lavori. C’è tanta paura per la variante inglese: i tifosi dei ‘Tre Leoni‘ non possono volare per l’Italia a causa delle norme per prevenire il contagio da Coronavirus (anche perché è prevista una quarantena di cinque giorni).

Tifosi inglesi (screenshot video YouTube)

Questo il messaggio, invece, da parte di Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio: “Chiediamo l’assoluto rispetto della legge ed il rispetto per la variante Delta. Informeremo i cittadini inglesi delle nostre regole che saranno pubblicate nella loro lingua sui nostri social“.

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