Alessandro Matri derubato, la richiesta disperata ai ladri

I genitori di Alessandro Matri sono stati derubati, i ladri sono entrati in casa loro. Quello che preme ora l’ex attaccante è legato a un oggetto molto prezioso a livello affettivo.

Alessandro Matri
Alessandro Matri (Getty Images)

I social network sono diventati ormai la fonte principale di condivisione di pensieri e anche di messaggi. Per questo i vip a volte preferiscono lanciarsi sui social piuttosto che andare in radio o televisione per fare un appello. Stavolta l’annuncio arriva da un famosissimo ex calciatore di Juventus, Milan e Lazio Alessandro Matri. Il compagno di Federica Nargi ha dovuto sopperire al dramma dei genitori che hanno subito dei furti in casa da “professionisti del mestiere”. Qui però non c’entrano soldi o gioielli, qui ci sono gli affetti e quelli francamente non si toccano.

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Il messaggio di Matri ai ladri

Alessandro Matri lancia un appello disperato sulle storie di Instagram ai ladri che hanno svaligiato la casa dei genitori: “Caro ladro che oggi sei entrato dentro casa dei miei genitori, tra le cose che ti sei preso ce n’è una che per te avrà sicuramente un valore economico, ma per me ha un grande valore affettivo. Si tratta della maglia del Milan del mio esordio in Serie A. So che scrivendo qui non risolvo nulla, ma sia mai che ti venga recapitato questo messaggio e ti venga la magnifica idea di farmela riavere. Tanto ormai l’indirizzo lo conosci…”.

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C’è ovviamente anche del sarcasmo in un messaggio in cui Matri mostra di essere molto dispiaciuto di aver perso un ricordo per lui veramente importante. Il Milan lo prelevò dal settore giovanile del Fanfulla nel 1996 quando aveva appena 12 anni e lo fece esordire in Serie A nel 2003 quando di anni ne aveva 19. La maglia in questione appartiene alla sfida Milan Piacenza del 24 maggio 2003 quando a campionato ormai finito, l’anno della vittoria dei rossoneri in finale di Champions a Manchester contro la Juventus, Carlo Ancelotti decide di mandarlo in campo titolare. Sarà poi sostituito, senza segnare, al minuto 70 da un altro giovane Roberto Bortolotto.

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