Quaranta anni senza Rino Gaetano: il cielo è davvero meno blu

La mattina del 2 giugno 1981 moriva a Roma, per le conseguenza di un incidente stradale, Rino Gaetano: finiva la Storia ed iniziava la leggenda

Rino Gaetano

La mattina del 2 giugno 1981, all’età di trent’anni moriva a Roma Rino Gaetano. Incredibile la dinamica del suo decesso. Alle 4.02 del mattino Rino stava rientrando dalla sua amata Amelia, sarebbero convolati a nozze entro l’anno, quando all’incrocio tra Via Nomentana e Via Carlo Fra, forse in conseguenza di un malore (o di un colpo di sonno) il cantatuore di Crotone perde il controllo della sua Volvo 343 e si schianta contro un camion.

Rino è subito grave. Ha una frattura alla base cranica, varie ferite alla fronte, una frattura malare destra ed una sospetta frattura allo sterno. Ma potrebbe salvarsi se i soccorsi fossero tempestivi. Ma non è così.

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Rino Gaetano viene rifiutato per motivi organizzativi, in sequenza e proprio come aveva descritto in maniera drammaticamente profetica nel suo brano “La Ballata di Renzo”, dall’Umberto I, dal San Giovanni, dal San Camillo, dal CTO, dal Gemelli e dal San Filippo Neri. La morte arriva alle 7 del mattino al Policlinico Gemelli dove arriva quando ormai è troppo tardi.

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Ma i trent’anni di Vita di Rino Gaetano passano comunque alla Storia, anzi alla leggenda, grazie ai sette anni, dal 1974 al 1981, nei quali crea capolavori che ancora oggi conquistano generazioni di fan. Da ‘Ma il cielo è sempre più blu’ a ‘Gianna’ da ‘Nuntereggaepiù’ ad ‘Aida’ passando per ‘A mano a mano‘ a ‘Mio Fratello è figlio unico’. La vera colonna sonora della nostra Vita.

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