Negli ultimi anni il padel è diventato uno degli sport più praticati e amati in Italia, e soprattutto giocato da uomini, donne, giovani e meno giovani
Nato in Messico negli anni ’60, il padel possiamo considerarlo un ibrido tra tennis e squash, perchè si utilizza una racchetta simile a quella da tennis, il punteggio è lo stesso, ma viene giocato su un campo recintato da pareti di vetro e reti. Questo sport si è rapidamente diffuso in Spagna prima di passare in altri paesi europei, dove ha attratto un vasto pubblico per la sua accessibilità e la sua capacità di divertire e coinvolgere atleti di tutte le età e abilità.

In Italia negli ultimi anni si è registrato un vero e proprio boom di giocatori e i campi si sono moltiplicati. Ora si trovano dappertutto, dai circoli sportivi agli stabilimenti balneari, per una mania che è dilagata a macchia d’olio in tutta la Penisola. Uno sport relativamente semplice, che offre la concreta possibilità di mettersi in gioco a tutti, giovani e meno giovani, uomini e donne.
Una vera e propria mania
Probabilmente la diatriba resterà per sempre tra il vecchio giocatore di tennis, che non vuole cedere spazio al campo circondato dalle vetrate e continua a considerare il suo sport “puro“, e chi invece è stato conquistato dal nuovo sport che permette di divertirsi e ottenere risultati migliori, pur non avendo mai preso una racchetta da tennis in mano. Forse il successo dilagante del padel è tutto qui, una facilità di imparare, un modo di socializzare più rapido e quella possibilità di giocare di sponda con le pareti di vetro che riporta tutti indietro nel tempo quando da ragazzini giocavamo così nel cortile sotto casa.

In Italia oramai siamo alla padel mania, i campi nascono come funghi ovunque, dai circoli sportivi ai resort, dagli stabilimenti balneari alle ville private, per permettere a milioni di appassionati di giocarci a tutte le ore della giornata da nord a sud. A metà strada tra il tennis e lo squash, le regole sono intuitive e il campo, più piccolo rispetto a quello del tennis, rende le partite meno impegnative ma altrettanto dinamiche, inoltre il padel resta comunque uno sport di squadra, in cui si gioca sempre in doppio. Questo lo rende un’attività ideale per passare del tempo di qualità con amici e familiari, unendo esercizio fisico, svago e spirito di squadra.
Ora arriva anche il tormentone musicale
Il clamoroso e travolgente successo degli ultimi anni ha inevitabilmente portato anche a eccessi opposti, a un aumento immotivato dei prezzi dell’attrezzatura necessaria e alla trasformazione dei circoli sportivi, una volta tutto tennis e calcio a cinque, in strutture dotate soltanto di gabbie di vetro, fino agli infortuni da “stress” sia muscolari che articolari, dovuti alla voglia di far vedere che si può giocare a tutte le età. Però resta uno sport in grandissima ascesa, le manifestazioni internazionali aumentano anno dopo anno riscuotendo un successo di appassionati sempre maggiori, tanto che il CIO, il Comitato Olimpico Internazionale, sta valutando di introdurlo come disciplina a cinque cerchi fin dalle prossime Olimpiadi di Los Angeles del 2028.
E visto il grande ritorno mediatico non poteva mancare in questa estate che oramai sta volgendo al termine anche il tormentone musicale che, già dal titolo, prende bonariamente in giro tutti gli stereotipi di questo nuovo gioco. ‘Una Padella in mano‘, questo il titolo del primo singolo della giovanissima band degli Itsnotai, un nuovo gruppo italiano, orientato verso il Pop, che dopo essere sbarcata su Spotify ha fatto registrare migliaia di streaming per un successo che ha sorpreso la stessa band. Un brano semplice e molto orecchiabile che nel testo, ovviamente, prende in esame tutte le varie situazioni che hanno portato questo sport all’esplosione a cui stiamo assistendo.