Patrick Zaki, in giornata la seconda udienza: Amnesty critica il Governo

Patrick Zaki, nella giornata di oggi la seconda udienza per il giovane italiano: rischia tantissimi anni di carcere. Nel frattempo arriva la critica di Amnesty nei confronti del Governo italiano: “Avrebbero potuto fare molto di più”

patrick zaki
Patrick Zaki (screenshot video YouTube)

Nella giornata di oggi, precisamente a Mansura, ci sarà la seconda udienza per quanto riguarda il processo nei confronti di Patrick Zaki. Ricordiamo tutti la storia del giovane studente universitario di Bologna ‘Alma Mater’ che il 7 febbraio in Egitto (con lo scopo di andare a trovare alcuni parenti) venne arrestato una volta arrivato nel Paese. Le accuse sono: minaccia alla sicurezza nazionale, incitamento alle proteste illegali, sovversione, diffusione di notizie false e propaganda per il terrorismo. Si trova nel carcere egiziano da più di 20 mesi.

Proprio come successe lo scorso 14 settembre, quella di oggi si terrà sempre ad una Corte della Sicurezza dello Stato per i reati di Mansura. Nel frattempo nelle piazze si continua a protestare per una presta libertà nei confronti del ragazzo. Quasi 300 persone si sono ritrovate a Piazza Maggiore. Il sindaco di Bologna, Virginio Merola, ha confermato che non hanno alcuna intenzione di arrendersi e che continueranno questa battaglia.

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Patrick Zaki rischia 25 anni di carcere: la denuncia di Amnesty

Riccardo Noury, presidente di Amnesty, è stato molto chiaro: “Il ragazzo rischia fino a 25 anni di carcere per dei reati che non ha mai commesso“. Ha confermato che non è un cospiratore e che ama il suo paese e le sue eccellenze: l’Egitto, però, preferisce spedirli in carcere. Non manca la frecciatine nei confronti del Governo: “Avrebbero potuto fare molto di più. Potevano chiedere in più occasioni la scarcerazione, soprattutto per ragioni sanitarie visto quello che abbiamo vissuto durante la pandemia“.

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Nel frattempo arrivano anche gli appelli da parte dei suoi amici, di utenti sul web per una sua liberazione.

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