Omicidio Willy, gesto folle del padre dei fratelli Bianchi: ecco cosa è successo

Nuovo capitolo della triste storia dei fratelli Bianchi. Il padre dei due autori dell’omicidio di Willy ha commesso un gesto folle.

i fratelli Bianchi (screenshot youtube)
i fratelli Bianchi (screenshot youtube)

La triste storia dei fratelli Bianchi si arricchisce di un nuovo capitolo. Il protagonista è il padre dei due ragazzi che al momento sono in carcere per aver massacrato e ucciso il piccolo Willy.

Il gesto folle del padre dei fratelli Bianchi

Ma ricostruiamo quello che è successo. Oggi la troupe della trasmissione Rai ‘La vita in diretta’ è stata letteralmente aggredita dal padre di Marco e Gabriele Bianchi che attualmente sono in carcere con l’accusa di omicidio volontario per la morte di Willy Monteiro Duarte. La giornalista e il cameraman si erano recati davanti alla casa della famiglia Bianchi per chiedere spiegazioni alla madre circa le sue ultime dichiarazioni. La madre dei Bianchi, riguardo la morte di Willy, aveva detto:“Lo hanno messo in prima pagina manco fosse morta la regina”.

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La donna non ha reagito bene e ha insultato e minacciato i giornalisti. Dopo le minacce della madre è intervenuto il padre dei Bianchi che ha aggredito fisicamente l’operatore che è stato portato al pronto soccorso dal quale è stato dimesso con una prognosi di sette giorni.

Oltre al padre sarebbe intervenuto anche lo zio che avrebbe minacciato i giornalisti dicendo di esser pronto a sguinzagliare i cani contro di loro. 

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I racconti dal carcere dei fratelli Bianchi

In un colloquio con il padre, Marco Bianchi aveva descritto con parole forti la loro situazione in carcere: “Ci sputano nel piatto, ci chiamano infami. Una volta mi hanno messo un chiodo dentro il dentifricio”.

il legale dei fratelli Bianchi, Massimiliano Pica, ha però voluto smentire le voci riguardanti le minacce ricevute dai suoi assistiti:  “Assolutamente no, non mi risultano violenze o minacce nei confronti dei miei assistiti. Vado a trovarli tutte le settimane se si fossero sentiti in pericolo me l’avrebbero detto”.

 

 

 

 

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