“Sogno il primo stadio del frisbee”: Mattia Santori lo ha scritto davvero. E Twitter si scatena…

Esattamente un anno fa (un anno e 3 giorni fa) la pagina delle sardine pubblicava la biografia del loro portavoce nazionale, Mattia Santori.

Con il suo stile pungente la Lucarelli commentava su TPI:

“Chi pensa che Santori sia un fancazzista, chi sospetta che questa agiografia sia una clamorosa montagna di cazzate fuffose, trova subito conferma dei suoi sospetti nell’elenco delle attività praticate da Santori negli anni in parrocchia. Tra queste spicca “insegnante di frisbee”. Giuro. C’è scritto. Ora, tutti noi qualche volta nella vita abbiamo infarcito il curriculum di esperienze irrilevanti per fare volume, per carità, ma dopo “insegnante di frisbee” vale tutto. Vale “esperto scavatore di piste per biglie su sabbia”. Vale “pulitore di fughe nere”. Vale “coltivatore di rosmarino a tempo perso”. Si spera solo che in parrocchia avesse sufficiente spazio per insegnare frisbee ai bambini, altrimenti si giocavano un prete a settimana”.

Il dubbio che non avesse troppo spazio sorge adesso, dopo 368 giorni, con Santori candidato al consiglio comunale della sua Bologna nelle fila del PD (con buona pace per Calenda che non vede l’operazione di buon occhio e scrive a Letta: “Candidare un ragazzotto senza arte né parte, che vuole darvi la sveglia e sorvegliare la vostra purezza ideologica ti sembra una buona idea?”).

Mattia Santori e lo stadio per il frisbee

Dicevamo, il dubbio che manchi spazio a Bologna per poter giocare (o ancor meglio, insegnare) a frisbee sorge leggendo il suo post del 21 agosto in cui spiega le sue ragioni della sua discesa in campo.

E’ il terzo punto:

“Perché sogno il primo stadio del frisbee a Bologna”.

E se su Facebook i commenti sono per lo più di appoggio al proprio leader, su Twitter gli utenti si sono scatenati per una proposta elettorale troppo insolta per non essere presa di mira dalle ironie (quando non dagli attacchi frontali).

Di seguito un campionario:

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