Jacobs, gli inglesi continuano a rosicare: “Sconosciuto”. Ma dimenticano che…

La vittoria di Jacobs sui 100 metri alle Olimpiadi non è andata giù agli inglesi che continuano a rosicare: “É stata la finale di Google”. Il Daily Mirror però dimentica che…

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Marcell Jacobs continua a far rosicare gli inglesi (foto Instagram)

La finale degli Europei vinta dall’Italia sull’Inghilterra, e poi il dominio di Jacobs sui 100 metri alle Olimpiadi di Tokyo. Gli inglesi hanno vissuto un’estate difficile a livello sportivo, con il tricolore sempre un passo avanti e le lacrime a scandire i secondi posti. Hanno fatto male, inutile dirlo. Ed è scritto non solo negli almanacchi che premieranno Mancini e l’atletica azzurra, ma anche nei commenti degli inglesi, che continuano a rosicare.

L’ultimo riguarda Jacobs, e non è per nulla tenero. Sarebbe logico, e forse anche lecito, spiegare che l’azzurro in pochi giorni ha incassato la prima finale, il record europeo, poi lo ha ulteriormente abbassato, e ha vinto il primo oro sui 100 nella storia dell’atletica italiana. A giudicare dai commenti però, forse è meglio il silenzio. Parlano le immagini di gioia, e l’inconsistenza di commenti che lasciano il tempo che trovano. 

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Jacobs fa rosicare ancora gli inglesi: “La finale degli sconosciuti”. Il Daily Mirror pero dimentica che…

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La vittoria di Jabobs (Youtube)

Insinuare che un atleta abbia vinto una medaglia grazie al doping è un’accusa da brividi. Non ha nulla a che vedere con lo sport, e arriva forse da chi lo sport non lo hai mai praticato, e non sa quali sacrifici ci siano dietro alla costruzione di un’avventura olimpica, per non parlare della medaglia. Ecco quindi che il Daily Mirror rilancia, e lo fa con poca eleganza.

“É stata la finale degli sconosciuti – si legge sulle colonne del tabloid – e abbiamo dovuto cercare i nomi su Google”. Accusano il colpo gli inglesi che però dimenticano molte cose. Di sicuro non era uno sconosciuto Andre De Grasse, vincitore di tre medaglie a Rio. Non lo sono Ronnie Baker e Fred Kerley, che arrivavano con tempi sotto i 9’90’‘. Non lo è il centometrista cinese Su Bingtian, primatista asiatico. E non lo era neanche Marcell Jacobs, che durante le olimpiadi ha sempre disputato gare incredibili. Probabile che il Daily Mirror abbia dovuto cercare i nomi su Google, ma non per la scarsa fama dei protagonisti della finale. Forse per la scarsa conoscenza di una materia della quale non sarebbe giusto parlare. 

 

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