Felipe Anderson (Ansa foto)
Errore evidente e clamoroso di Ibanez che si fa rubare palla da Pedro: lo spagnolo, con la punta del piede, serve Felipe Anderson che fredda Rui Patricio.
Lo scontro tra Roma è Lazio si apre con una serie di tentativi da parte di ambedue le squadre: la Roma affonda ma è la Lazio ad andare in vantaggio durante il primo tempo. L’errore della retroguardia difensiva costa, e non poco, agli uomini di José Mourinho. Fino a quel momento erano i giallorossi ad avere il pallino del gioco: l’impegno in fase di pressing degli uomini di Maurizio Sarri, però, ha premiato i biancocelesti, che hanno chiuso la prima frazione di gara in vantaggio.
La Roma concede poco nel primo tempo. Tuttavia, un errore difensivo costa ai giallorossi lo svantaggio per 0-1. Al minuto 29, Ibanez cede sotto la pressione di Pedro che, dopo avergli sottratto la sfera, serve con la punta del piede Felipe Anderson. A tu per tu con Rui Patricio il brasiliano non sbaglia e trafigge l’estremo difensore portoghese. Erroraccio che condanna i giallorossi a chiudere il primo tempo sotto di una rete.
Per lui si tratta del terzo gol stagionale. Aveva promesso a tutti i tifosi, ad inizio stagione, di voler battere il suo record personale di reti segnate tra tutte le competizione: 11 gol nella stagione 2014/15. Ora, dopo appena 13 giornate di Serie A, il brasiliano si trova già ad aver raccimolato un discreto bottino: 3 gol in campionato e 1 in Europa League (contornate da 4 assist in tutte le competizioni). In questo momento la Lazio sembra mantenersi costante nel tempo, grazie anche ad un modello tattico incredibilmente aderente ai giocatori che Maurizio Sarri ha a disposizione. Felipe Anderson è sulla giusta strada, ma serviranno, però, concentrazione e continuità per riuscire a mantenere la parola data.
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